di Maurizio Onidi
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A tre mesi dal blocco delle attività produttive abbiamo voluto capire meglio che impatto ha avuto il Covid-19 sulla economia locale. Abbiamo cercato di approfondire le problematiche connesse all’epidemia in corso direttamente con gli imprenditori dei diversi settori produttivi, commerciali e dei servizi presenti sulla piazza.
Ne abbiamo parlato con Antonino Casu, titolare di un’impresa elettrica
«Devo purtroppo riscontrare che alla luce di quello che mi riferiscono imprenditori e commercianti, questa epidemia ha dato il colpo di grazia a tante aziende che davano già segni di sofferenza a seguito della crisi economica e finanziaria che partita nel 2009 non si era ancora completamente riassorbita dovuta al calo del lavoro sia nel settore pubblico che privato. Appare del tutto evidente che tale situazione, in assenza di cospicui interventi, alleggerimento della burocrazia e apertura di importanti cantieri per opere pubbliche, creerà grosse difficoltà nel mantenimento degli impegni assunti in particolare da parte di quelle aziende che hanno investito nelle strutture aziendali e attrezzature».
«Conseguenze». Prosegue Antonino Casu, «potranno esserci anche sul fronte dei livelli occupazionali. Relativamente alla mia azienda, devo dire che come previsto dalle disposizioni ministeriali, ho bloccato tutte le lavorazioni ordinarie limitando agli interventi di carattere urgente regolarmente pre autorizzati. Limitatamente al periodo di effettiva inattività, è stata richiesta la cassa integrazione in deroga. Pervia delle commesse a lungo termine, acquisite da tempo, in termini di volumi non c’è stato un grosso calo di lavoro».
«A questo proposito», conclude Antonino Casu, «devo dire che la nostra azienda è stata chiamata a collaborare per quanto riguarda la parte elettrica, nella realizzazione di nove posti di terapia intensiva al San Martino di Oristano. Esperienza che ci ha toccato particolarmente perché i tecnici che sono intervenuti pur con mille cautele e precauzioni, hanno affrontato il lavoro consapevoli di correre qualche rischio».
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