La Commissione pari opportunità in occasione della ricorrenza dell’8 marzo ha emesso un comunicato e invita a partecipare alle iniziative indette per la Giornata Internazionale della Donna.
“L’8 marzo è ormai universalmente identificato come la festa della donna. Parlare di festa però è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sia sulle conquiste politiche, sociali, economiche delle donne, sia sulle discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo, quindi è più corretto parlare di “Giornata Internazionale della Donna”
Sono molti gli avvenimenti che, dall’inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all’istituzione di questa giornata.
Il primo evento importante fu nel 1907 quando durante il VII congresso della II internazionale socialista svoltosi a Stoccolma si discusse della “Questione Femminile” e del voto alle donne.
In Italia i primi tentativi di introdurre una giornata dedicata alla donna risalgono al 1922, ma è solo dopo il 1945, con la fine della guerra, che effettivamente la giornata è stata fissata nel calendario delle ricorrenze.
A chiederne l’introduzione fu l’UDI (Unione donne Italiane), la prima volta che in Italia viene celebrata è l’8 Marzo del 1946.
Tanti i diritti e le conquiste ottenute dalle donne che hanno modificato le loro condizioni di vita e di lavoro, ma la battaglia per la parità di trattamento tra i sessi non è ancora conclusa, anzi si avverte il bisogno di vigilare anche su quelle conquiste ottenute nel tempo.
La condizione della donna è ulteriormente peggiorata per il prezzo altissimo che le donne hanno pagato in questa lunga sospensione della normalità che ancora perdura.
Non rallenta la violenza sulle donne, che anzi il lockdown ha contribuito ad accrescere, essendo aumentati i femminicidi nei confronti delle conviventi.
Ed ora che il peso della pandemia sembrava essersi alleggerito si è aperto un nuovo scenario denso di bombe e macerie e pensiamo a quell’esercito silenzioso, soprattutto di donne, che integra e sostituisce nelle nostre case, la cura che noi non riusciamo a garantire ai nostri cari, ai nostri anziani.
E’ impensabile e inaccettabile il dolore che le attraversa e le coinvolge, non possiamo negarlo ignorando la loro sofferenza, dobbiamo promuovere qualsiasi azione che possa riportare “La pace” e la serenità non solo al popolo ucraino, ma a tutta l’umanità.
Le giovani generazione di donne sono nate e cresciute con tutta una serie di diritti acquisiti e per questo danno per scontata la possibilità di realizzare la propria vita secondo le proprie scelte personali. Ma così non è. Quando escono fuori dal loro percorso formativo e devono affrontare il mondo del lavoro e la costruzione di una famiglia, si scontrano con una società che ancora discrimina le donne ed è disattenta alle esigenze di una futura madre.
Questo accade ancora oggi nel 2022 e accade anche se sono attualmente in vigore leggi specifiche che tutelano il ruolo della donna come lavoratrice e come madre.
Sono le donne soprattutto ad aver perso il lavoro in questi ultimi due anni, i dati Istat svelano che dei 444mila occupati in meno registrati in Italia nel 2020 il 70% è costituito da donne.
E’ tempo di cambiamento. Ancora una volta saranno le donne protagoniste della rinascita.
In questo contesto la Commissione Pari Opportunità del Comune di Guspini si è posta l’obiettivo di costruire dei percorsi che possano essere di stimolo all’intraprendenza delle donne, attraverso una serie di appuntamenti che affrontano diversi temi.
Il primo di questi è previsto per il 25 marzo 2022 alle 17, nel saloncino ex Gal Piazza Mercato, si parlerà di “Donne sviluppo” con il Gal Linas Campidano. Il secondo sarà nel mese di aprile sul tema “Conoscere per intraprendere” con Enterprise solutions di Orsola Altea.
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