di Maurizio Onidi
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Gian Luca Scimone, 37 anni, muratore guspinese, combatte contro una malattia poco conosciuta con antidolorifici molto potenti ma anche, nei pochi momenti che i dolori non gli fanno compagnia, realizza dei piccoli capolavori con la pasta modellante.
L’ultima delle sue creature è il modello in scala della parrocchia di San Nicolò, ultimato proprio in concomitanza della festa del patrono di Guspini.

Rientrato due anni fa dalla Germania, nella quale era emigrato con la sua famiglia per lavoro, da tre anni è su una sedie a rotelle a causa del morbo di Scheurmann.
«Soffro di una patologia di cui ancora non sono ben chiare le origini, come dicono gli specialisti ma che si ipotizza siano coinvolti i meccanismi di formazione delle cartilagini di accrescimento delle vertebre», dichiara Gian Luca Scimone, «Da poco abbiamo appreso che anche a uno dei nostri quattro figli è stata riscontrata la stessa malattia», precisa con sconforto Scimone che sottolinea «A causa dei continui fortissimi dolori che raggiungono dei picchi davvero insopportabili per alleviarli mi aiutano con morfina e medicinali a base di oppio».
Con orgoglio mostra i suoi ultimi capolavori, ispirati prevalentemente al presepe, delle autentiche opere d’arte che gli consentono, quando le condizioni fisiche glielo consentono, di staccarsi temporaneamente da quella cattiva compagnia del morbo: «Si è proprio così. L’unica cosa che mi gratifica, durante la mia giornata, oltre la gioia della mia famiglia è quando posso andare sul mio tavolo da lavoro per realizzare le mie creature che mi fanno sentire ancora utile e mi aiutano ad andare avanti».
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