di Maurizio Onidi
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La Gazzetta del Medio Campidano da sempre ha voluto raccontare e mettere in evidenza le storie di quelle persone che, nei nostri paesi, si sono distinte attraverso iniziative imprenditoriali, sociali, del mondo della scuola, dello sport e di altri ambiti.
Abbiamo dato il via a una nuova iniziativa che mira a raccontare come giovani imprenditori e imprenditrici del territorio hanno potuto realizzare un’attività imprenditoriale, grazie anche alla collaborazione e ai finanziamenti del Gal Linas Campidano.
La nona storia della raccolta racconta la storia de “Is Sennoreddas” punto di ristoro di Raffaela Piras, 49 anni, guspinese, che aprirà il “punto di ristoro” nella zona di “Cort’e Semucu”, nota per i menir “Is Perdas Longas”. «L’attività, come punto di ristoro e non come bar-ristorante-pizzeria, verrà inaugurata in concomitanza con l’inizio delle feste natalizie», dichiara la titolare.
Racconti la sua storia?
«Ho sempre lavorato, girando in lungo e in largo dall’età di 16 anni nell’ambito della ristorazione, nella penisola e all’estero. In questo mio peregrinare lavorativo, nel 2000, durante la “stagione invernale” nel Trentino Alto Adige ho conosciuto Giorgio Marku, scappato con il gommone, per motivi politici dall’Albania nel 1995 e arrivato in Italia in cerca di lavoro, che diventerà mio marito. Insieme abbiamo continuato a “fare le stagioni estive e invernali”. Piano piano abbiamo messo su famiglia, due splendidi figli, Matteo 21 anni, Andrea 17, e un nipote, Simone Serpi, 32 anni».
Il rientro in Sardegna
«Nel 2009 abbiamo fatto rientro a Guspini. Mio marito ha continuato a fare le stagioni e io ho iniziato la mia attività di volontariato che oggi ho messo un po’ da parte per seguire il nostro sogno. Dopo anni e anni ho conosciuto la proprietaria della struttura agricola in vendita e quando siamo andati a vederla mi si è aperto il cuore: in quel terreno ci giocavo nella mia infanzia, perché praticamente era la struttura dove i miei genitori avevano realizzato la porcilaia. Oggi in quella struttura c’è il mio “Punto di ristoro Is Sennoreddas”.
Come nasce l’idea?
«Nasce per tanti motivi: abbiamo sempre sognato un locale tutto nostro; perché dopo tanti anni di sacrifici e lunghe assenze per motivi di lavoro di mio marito vorremo mettere fine a questa situazione; perché le esperienze bisogna metterle in pratica; perché penso che bisogna sempre mettersi in gioco e rischiare se si vuole raggiungere un obiettivo. Non finirò mai di ringraziare il Gal Linas Campidano e tutto il personale per avermi fatto conoscere i bandi che danno la possibilità a noi cittadini di partecipare e nel mio caso di coronare il desiderio che ho sempre avuto».
Perché “Is Sennoreddas”?
«Perché qua vicino ci sono i due Menir chiamati “Is perda Longas”, “Is Sennoreddas”. Il vicino monte Santa Margherita era ricco di misteriosi luoghi di culto e leggende. Si narra che attirasse due ragazze, figlie di un ricco artigiano, che frequentavano spesso la zona, sperando di incontrare le ‘Janas’, le fatine che esaudivano i desideri. Le due ragazze guspinesi, figlie di un ricco artigiano, erano conosciute nel villaggio come ” Is Sennoreddas”, ovvero le signorine. Erano belle ma presuntuose e non si curavano degli altri giovani del villaggio, ritenendoli indegni della loro bellezza. Non conosciamo come la leggenda si concluda, suppongo che le due ragazze, a causa della loro presunzione, le fate le abbiano trasformate in queste due pietre alte. Comunque sia a pochi passi de “Is Perdas Longas” oggi c’è il nostro “Punto di ristoro”.
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