di Mauro Serra
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Come da tradizione, anche quest’anno, si è svolta la festa in onore di Sant’Isidoro, patrono dei lavoratori rurali.
La ricorrenza si è svolta nella chiesa, progettata da Gianfranco Scanu negli anni ’80, che recentemente ha promosso una questua per eseguire degli interventi sul sito, coadiuvato dalle ex allieve Fma e dai membri della Confraternita della Madonna del Rosario.
Con il ricavato s’intende procedere al rifacimento dei servizi esterni, della facciata della chiesa e degli allacci di acque bianche e nere, oltre alla costruzione di un nuovo serbatoio dell’acqua.
Sabato 11 settembre si è tenuta la festa campestre tanto cara ai guspinesi. Il simulacro del santo, in processione, è stato portato dalla parrocchiale di San Nicolo alla chiesa ubicata in località di Perdas Longas.
Si è svolta una cena di convivialità.
Numerosa la partecipazione grazie anche alle ex allieve salesiane che si sono rese disponibili anche per la questua.
Domenica 11 il parroco don Antonio Massa ha celebrato la messa alla presenza del seminarista Andrea Scanu. Toccante e profonda l’omelia del parroco che ha evidenziato come Sant’Isidoro, un laico benestante volle dedicare la sua vita ad aiutare i contadini.
Alla funzione religiosa ha partecipato il coro di San Nicolò che ha allietato la celebrazione. Soddisfatti gli organizzatori.
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