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Attualità

Guspini, la sezione zonale dell’Anppia di Guspini celebra un quarto di secolo di attività

Tavolo presidenza. Da sinistra Salvatore Sbressa, Silvio Mancosu, Giulio Spallone, Lorenzo Di Biase
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di Lorenzo Di Biase
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L’attività ufficiale dell’Anppia a Guspini data maggio 1999, quando, alla presenza del presidente nazionale Giulio Spallone, del segretario provinciale Salvatore Sbressa, e dell’allora sindaco Tarcisio Agus, venne inaugurata la sezione zonale con annessa biblioteca sull’antifascismo. La sede, ora come allora, è situata in “Casa Murgia” nella via Mazzini 42, casa ove sono allocate diverse associazioni culturali di volontariato. In quell’occasione venne nominato segretario Lorenzo Di Biase.

Agnese Caddeo

Dopo qualche anno, egli fu indicato come presidente della sezione e fu sostituito dalla segretaria Agnese Caddeo che inizialmente ricopriva la funzione di vicesegretaria, prematuramente scomparsa.
Attualmente, ricopre la carica di segretario della sezione zonale di Guspini, il socio Paolo Concas.

L’attività portata avanti dai membri della sezione non passò inosservata ai vertici nazionali; infatti, furono chiamati a Roma per ricoprire i ruoli di consigliere nazionale sia Agnese Caddeo che Lorenzo Di Biase.
La compianta Agnese rivestì anche la carica di presidente nazionale dei probiviri. A livello regionale dell’Anppia Sardegna attualmente, Lorenzo Di Biase ricopre la carica di vicepresidente e Paolo Concas quello di consigliere regionale.

Paolo Concas

In questi cinque lustri di attività tantissime sono state le manifestazioni pubbliche, gli incontri coi cittadini e con gli studenti e scolari, i dibattiti, le presentazioni di libri, le mostre celebrative, i libri scritti, i dépliant prodotti, le mostre ideate.
Un’attività storico culturale che ha consentito di incontrare i dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni delle scuole elementari, medie inferiori, dei licei classico, scientifico e artistico, degli istituti ragionieri, degli istituti professionali, i discenti delle scuole di formazione professionali, gli studenti del Centro Provinciale Istruzione Adulti.

Tanti sono stati gli studenti che hanno richiesto dei suggerimenti per la predisposizione delle loro “tesine”. Ma sono state incontrate anche una moltitudine di amministrazioni comunali che hanno messo a disposizione per le manifestazioni i locali del Consiglio o quelli delle biblioteche e, dunque, tantissimi i cittadini che hanno incontrato l’Anppia.

Numerosi i centri urbani toccati dalle manifestazioni, non solo in Sardegna: Roma, La Maddalena, Ozieri, Thiesi, Orani, Nuoro, Narbolia, Villa Verde, Uras, Terralba, Oristano, Marrubiu, San Vero Milis, Morgongiori, Simala, Arborea, San Sperate, Cagliari, Guspini, Arbus, Villacidro, San Gavino Monreale, Pabillonis, Carloforte, Carbonia, Pauli Arbarei, Sanluri, Samassi, Serrenti, Serramanna.

Partecipanti al convegno

La Giornata del 27 gennaio, quella del 25 aprile, del 2 giugno, del 4 novembre sono tutte giornate che l’Anppia ha sempre celebrato con incontri e con mostre di libri e non solo, tenutesi in pubblica piazza o allocate nelle biblioteche o presso le sedi di svariate associazioni o in numerosissime scuole.
Negli anni sono stati prodotti i dépliant sulla resistenza e sull’olocausto degli ebrei; la mostra sui giornali della resistenza, quella sulla nascita della Repubblica e quella sui disegni dei bambini di Terezin.

28 maggio 2000: festeggiamneti del primo anno di attività

Sono stati scritti una infinità di articoli storici pubblicati su riviste cartacee a carattere locale, regionale e nazionale e curate diverse rubriche su Facebook e su You Tube. Ma gli impegni della sezione chiaramente non sono solo quelli delle date ufficiali su citate ma è un lavoro che si esplica nell’arco dell’anno anche grazie alla importante biblioteca di libri dedicati all’antifascismo e alla resistenza che si trova all’interno della sede guspinese.

Un’attività intensa, incessante, di studio e di divulgazione in nome e per conto di coloro che, con coraggio e a sprezzo della loro stessa incolumità, negli anni bui del regime fascista riuscivano a vedere in fondo al tunnel un barlume di luce, che significava libertà, democrazia, uguaglianza e pace.

 

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