Il patriarca Sandro passa il testimone al figlio Stefano
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di Maurizio Onidi
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Sandro Vaccargiu, «Nel 2020 dopo 37 anni di attività imprenditoriale e cinque anni di apprendistato ho deciso di “appendere le chiavi al chiodo” e passare il testimone a mio Figlio Stefano, ora titolare dell’azienda». Una vita trascorsa nel campo della termoidraulica e che oggi, volgendo lo sguardo al passato e ripercorrendo la lunga carriera, ha di che essere molto soddisfatto.
Come e quando comincia l’attività?
«La mia prima esperienza lavorativa comincia nel lontano 1971 all’età di quindici anni, quando venni assunto, come apprendista idraulico, da un noto artigiano di Guspini. Dopo questo periodo, durato cinque anni, nel 1976 ho conseguito la qualifica di impiantista idraulico. Da quel momento cominciai a fare le mie prime esperienze, lavorando saltuariamente come idraulico al Comune di Guspini e facendo qualche piccolo lavoro in proprio. Nel periodo a seguire andai alla ricerca di un posto di lavoro stabile ma le proposte non erano molto allettanti. Lavorai ancora per un altro breve periodo al Comune di Guspini, con contratti a tempo determinato e nel frattempo partecipai a un concorso pubblico per un posto di idraulico, in pianta stabile, sempre nel mio comune di residenza, ma dopo poco tempo, insoddisfatto, continuai a interessarmi sempre di più al settore impiantistico residenziale».
Come arrivò la svolta decisiva?
Intanto il tempo passava e si arrivò al 1980. Tramite mio fratello maggiore, anche lui esperto nel settore impiantistico, specializzato in riscaldamento, conobbi un’impresa di costruzioni che all’epoca aveva dei grossi cantieri in diverse zone del circondario e soprattutto nella città di Cagliari. Cercavano un impiantista idraulico per eseguire le opere nei loro cantieri, dopo il colloquio venni assunto subito, ma anche stavolta non andò come speravo, non vennero rispettati gli accordi presi inizialmente e il titolare dell’impresa mi fece una proposta che non esitai ad accettare, mi chiese se fossi disposto a prendere in carico direttamente io la realizzazione degli impianti idraulici per i suoi fabbricati. Da lì la svolta che ha segnato la mia carriera. Nel Febbraio del 1983 presi la decisione di aprire la mia attività. Da quel momento mi sono buttato a capo fitto nell’attività senza mai risparmiarmi, oltre al cantiere di Cagliari, che durò alcuni anni, presi tanti altri lavori anche a Guspini e dintorni cominciai ad allargare il lavoro anche al campo del riscaldamento, avvalendomi anche della conoscenza nel settore dei miei fratelli. Nello stesso anno si presentò un’occasione importante, l’amministrazione comunale doveva affidare la gestione dei servizi tecnologici della frazione di Montevecchio, fino ad allora gestita dalla società mineraria che ormai aveva chiuso. In quel periodo sono stato contattato dal alcuni imprenditori di Guspini che mi avevano proposto di entrare in collaborazione per formare una società temporanea di imprese per la gestione di quei servizi per un periodo di sei mesi, che poi diventarono nove. Accettai con qualche timore, anche se era tutto molto impegnativo, ne valse la pena. In quel periodo lavoravo da solo mentre fino a qualche tempo prima lavorava con me, alle mie dipendenze mio fratello minore, che in seguito fece altre scelte lavorative. Decisi pertanto di assumere un ragazzo molto giovane che cercava lavoro nel mio settore. Con l’assunzione di Roberto, questo il suo nome, nonostante agli inizi non avesse molta esperienza, fu da subito molto volenteroso e apprese subito il mestiere si rivelò determinante e molto importante per il prosieguo dell’attività, tanto che con la sua collaborazione abbiamo affrontato la gestione degli impianti di riscaldamento comunali e privati, siamo poi entrati anche nel campo del condizionamento, dell’ idronico, del gas e dell’antincendio per completare tutta la gamma dei servizi che fanno parte di questo settore».
L’entrata nell’azienda di famiglia dei figli?
«Nei primi anni del duemila anche miei figli hanno intrapreso il mestiere di termoidraulici, prima Stefano che dopo aver studiato e conseguito un diploma come perito meccanico ha deciso di fare questo lavoro e poi, in un secondo momento iniziò a lavorare nell’azienda il secondo figlio, Marcello. Con l’inserimento di personale più giovane siamo stati pronti ad affrontare anche richieste di lavori più impegnativi, grazie ai contatti con le aziende siamo riusciti ad aggiornarci costantemente seguendo corsi tecnici mirati all’impiantistica e alle assistenze, soprattutto sulle caldaie e generatori a combustione, per poi passare al condizionamento».
Il passaggio di testimone quando avvenne?
«Nel 2020 dopo 37 anni di attività imprenditoriale e cinque anni di apprendistato ho deciso di appendere le chiavi al chiodo e passare il testimone a mio Figlio Stefano, ora titolare dell’azienda, che con determinazione e idee nuove, continua l’attività imprenditoriale avvalendosi della collaborazione di persone come Roberto, Marcello e dei più giovani che si sono inseriti in questo mondo lavorativo, non facendo mancare loro, naturalmente, il mio apporto e la mia esperienza sulla quale possono sempre contare. Oggi, dopo 40 anni di esperienza, operiamo nel settore dell’impiantistica termoidraulica a 360 gradi e le richieste da parte dei clienti non ci mancano. Lavoriamo in armonia come una grande squadra grazie anche al supporto tecnico costante di marchi storici del settore impiantistico. Siamo strutturati e organizzati per fornire, installare e assistere tutti i tipi di impianti nel settore domestico, terziario e industriale, dai sistemi di climatizzazione radiante a pavimento, parete, soffitto, trattamento dell’aria, condizionamento, impianti a gas, gpl e metano, impianti antincendio, solare termico, utilizzando attrezzature di ultima generazione. Ogni lavoro viene acquisito e portato a termine con serietà e puntualità. Siamo consapevoli delle nostre conoscenze e capacità e con altrettanta consapevolezza e umiltà prendiamo atto che non si è mai arrivati e non si smette mai di imparare. Questi sono i nostri principi che ci hanno portati fin qui e che continueremo a portare avanti».
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