Sabato 23 luglio, intorno alle 16, un incendio di causa ignota divampa nei pressi della fonte “Mitza is allinus”, devastando l’intero sito, importanti piante centenarie e le campagne cicostanti. Nonostante le numerose sollecitazioni dei proprietari dei terreni confinanti la fonte, il Comune ha sempre voltato la faccia davanti allo stato di completo abbandono in cui versa il sito archeologico, immerso in erba secca e rovi che di certo hanno favorito l’espansione del fuoco.
A quasi una settimana dall’incendio non c’è stato nessun intervento per rimuovere i residui che rendono la strada quasi impraticabile.
Un incendio annunciato dunque, innescato dalla miccia della non curanza e pagato in prima persona da chi ha visto il lavoro di una vita andare in fumo.
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