di Maurizio Onidi
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Si é tenuto nel pomeriggio di giovedì 29 luglio a casa Murgia l’ultimo degli “Altri eventi”, organizzato dall’associazione Caleidoscopio all’interno della manifestazione “A innantis ” elogio alla resistenza, manifestazioni per l’estate guspinese curate dell’assessorato alla cultura.
Una platea numerosa ha assistito alla presentazione del libro “Tunaria le voci delle anime” della scrittrice guspinese Elena Zurru, residente da quasi trent’anni in Inghilterra, tornata con la famiglia nel paese natio per una breve vacanza e per la presentazione del suo primo libro.
A presentarla Iride Peis, scrittrice, figura di primo piano della cultura guspinese che ha contribuito in modo determinante alla nascita del romanzo come dichiara Elena Zurru “Il mio lavoro, iniziato una grigia e malinconica sera londinese di novembre, trova ispirazione dal libro “Voci di donne” di Iride Peis che racconta la dura vita del lavoro delle cernitrici”. “Proprio una giovane cernitrice “Letizia” é il personaggio attorno al quale si sviluppa tutto il romanzo”, precisa la scrittrice, “Ambientato a fine ‘800 tra Montevecchio e Tunaria narra la storia di questa ragazza che da cernitrice passa a fare la “collaboratrice domestica” prima nella casa di donna Zely a Montevecchio e successivamente si trasferisce a Tunaria al seguito di un’altra nobile, Josephine, moglie del Rais”.
Un romanzo dove l’autrice fa muovere i personaggi in un contesto ben conosciuto e con delicatezza incastonati nelle varie fasi del racconto legati da quel filo conduttore rappresentato dal mare di Tunaria. Quel mare che Elena conosce bene e dove ha trascorso tante vacanze, durante la sua permanenza a Guspini e della quale ha conservato gelosamente le radici e che vuole trasmettere ai suoi figli.
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