Attualità

Guspini: ritorna la festa di Sant’Isidoro, il santo agricoltore tanto caro ai guspinesi

Antonino Casu
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di Maurizio Onidi

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Dopo gli anni del Covid, torna la festa di Sant’Isidoro, la festa tanto cara agli agricoltori guspinesi. Nel prossimo fine settimana,  la chiesa campestre dedicata al santo agricoltore tornerà ad aprire i portoni ai fedeli e per due giorni la zona sud dell’area industriale dell’ex centro minerario,  nella quale è edificata la chiesa, tornerà ad animarsi.
Nonostante la festa del santo agricoltore venisse festeggiata a Guspini da secoli come pure i tentativi da parte della popolazione di costruire una chiesa a lui dedicata, come scriveva don Edmondo Locci nel suo libro “Guspini: storia civile e religiosa di un popolo”: “Gli agricoltori di Guspini, per due secoli interi, avevano sempre desiderato edificare una chiesa al loro patrono Sant’Isidoro. Nell’archivio parrocchiale infatti si rintracciano dei documenti del 1700 e 1800 che esprimono dei tentativi di realizzazione”, solo nel 1984 si riuscì a celebrare la messa di inaugurazione. “La realizzazione della chiesa vide impegnate diverse persone: la ricca possidente Caterina Murgia, che donò il terreno, il comitato, di cui fu presidente lo stesso parroco e cassiere il signor Antonio Scanu noto Barzeu, e infine molte altre persone, che donarono o del denaro o del materiale da costruzione o delle ore lavorative gratuite”.
“I nomi dei principali sostenitori – si legge ancora nel libro – sono tramandati alla memoria nelle lapidi poste ai lati dell’altare. La chiesa dedicata a Sant’Isidoro, costruita a tre navate, molto ampia e luminosa, fu realizzata secondo il progetto del geometra Gianfranco Scanu. L’altare in marmo fu donato dal signor Giuseppe Mocci,  in ricordo della moglie defunta, il mobiliere Marco Piga offrì i tre scanni del presbiterio, i 20 banchi in legno rovere riportano i nomi dei donatori in una targhetta”.
Chiesa di Sant’Isidoro e Antonio Scanu divennero un binomio inscindibile. È sicuramente la persona che con ostinazione quasi ossessiva ne ha voluto più di tutti la realizzazione. Un aneddoto simpatico di tziu Antoi Barzeu, racconta che durante la raccolta dei fondi per edificare la casa per il santo, non perdesse occasione per sottolineare il fatto che avessero contribuito più i comunisti che i democristiani, non tenendo conto che ancora negli anni ottanta, a Guspini i comunisti erano decisamente più numerosi dei democristiani. Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora ma la devozione al santo agricoltore e il desiderio di celebrare la festa è rimasta sempre come dichiara Antonino Casu, da sempre nel comitato per i festeggiamenti e che ancora oggi fa parte del gruppo incaricato di organizzare la festa e della manutenzione della chiesa «Premesso che in occasione della riorganizzazione della gestione degli eventi relativi alla chiesa campestre di Sant’Isidoro e alla relativa festa, il parroco ha costituito una cabina di regia di esperti composta dal priore  della confraternita del rosario, Roberto Carta che riveste anche il ruolo di presidente pro tempore del comitato, da Martino Scanu e dal sottoscritto. In virtù di questa nomina» precisa Casu «Sono stato incaricato di procedere, in collaborazione con la confraternita, per il ripristino della festa di S. Isidoro, dopo i blocchi a causa della pandemia da covid. Abbiamo stabilito, antecedentemente alla festa, di indire una questa, secondo la vecchia tradizione.   La risposta da parte della popolazione e in particolare delle attività produttive è stata più che positiva. Vista tale risposta abbiamo deciso di stilare un programma per i festeggiamenti religiosi e civili, indetti per sabato 9 e domenica 10 settembre. I festeggiamenti pertanto prenderanno il via sabato 9 nella mattinata, con l’apertura al culto dei fedeli della chiesa campestre nella zona industriale. Seguirà alle 20 la cena comunitaria, il cui ricavato verrà destinato per la valorizzazione del sito. Alle 21,30 prenderà il via la prima parte dello spettacolo musicale che sarà intervallato dai fuochi d’artificio al termine del quale riprenderà l’esibizione dei gruppi musicali. Domenica alle 11,30, messa solenne presieduta da monsignor Nico Massa, parroco di San Nicolò. Alle 16 intrattenimenti vari a cura dell’associazione Bimbi a Bordo».

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