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Attualità

Guspini: troppi pericoli per pedoni e automobilisti

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I dati segnalati dalle compagnie di assicurazione parlano chiaro: «Segnaletica insufficiente o assente, alta velocità, condizioni del fondo stradale pericoloso stanno facendo del centro abitato di Guspini un luogo ad alto rischio d’incidenti e causano una circolazione nevrotica».
La casistica evidenzia in modo chiaro come gli incidenti stradali riguardino un po’ tutti, giovani e anziani alla guida di veicoli, e sempre più spesso pedoni anziani con conseguenze mortali. La strada provinciale che attraversa il paese e conduce a Montevecchio e alle località marine è la più pericolosa in assoluto. All’altezza del cimitero e di un supermercato oramai non si contano più gli incidenti accaduti o miracolosamente evitati. « È un continuo stridore di pneumatici dovuti a repentine azioni di guida eseguite per emergenza – dice un esercente di un panificio di via Marconi -. Nonostante le strisce pedonali, in molti punti scarsamente visibili gli automobilisti non rispettano l’obbligo di dare la precedenza ai pedoni. La velocità e il modo di condurre i veicoli sta rendendo la strada pericolosa durante tutta la giornata. Anche nella notte si sente lo stridore dei pneumatici sull’asfalto che annuncia il pericolo, molte volte scampato, altre volte seguito dallo schianto tra veicoli».
In via Marconi, a qualsiasi ora della giornata, si possono vedere veicoli sfrecciare ad alta velocità. La strada in più punti ha dei curvoni che rendono poco visibili i numerosi incroci di collegamento con le vie Carducci, G.. A. Sanna, Verga e zona is Arais, dove sono già avvenuti importanti incidenti; la gente residente non si sente più sicura neanche quando cammina sui marciapiedi e chiede che si intervenga in modo deciso, con severi limiti di velocità e la presenza di un agente in modo costante. La costruzione della rotonda all’incrocio fra via Marconi e via Gramsci potrebbe rendere il traffico più fluido, ma forse, secondo alcuni, la velocità di transito dei veicoli potrebbe addirittura aumentare.
Un’altra strada ad alto rischio, secondo le statistiche degli incidenti, è via Carbonia, dove la velocità media dei veicoli è eccessiva, in particolare in corrispondenza dei numerosi incroci da cui provengono veicoli che cercano di immettersi nel traffico, spesso con manovre al limite della sicurezza e che portano a una circolazione nevrotica.
Ultimamente anche la stampa ha segnalato più volte la pericolosità sociale dello stato delle strade e del traffico con sempre più spesso incidenti stradali provocati dall’imprudenza degli automobilisti e dalle condizioni del manto stradale. Talvolta non basta neanche la presenza degli agenti municipali: è capitato che nei primi giorni di novembre, in occasione delle feste dei Santi, in via Marconi, molti conducenti di veicoli non dessero la precedenza ai pedoni che attraversavano sulle strisce pedonali. «Non sono le strade ad essere pericolose – dice il vigile della Polizia Municipale Stefano Urru – ma i conducenti che le fanno diventare tali, se manca l’attenzione e il rispetto del prossimo. Senza questa filosofia, prima di tutto di vita, la circolazione diventa un modo di partecipazione violento nella società».
La questione della responsabilità è da addebitare certamente ai conducenti, ma anche la pubblica amministrazione dovrebbe avviare un adeguato piano di messa in sicurezza al fine di non aggravare il rischio e l’incolumità degli utenti della strada. Sarebbe anche il caso di intervenire con una nuova campagna sui pericoli della circolazione pedonale e in particolare sul giusto uso e sul rispetto delle strisce pedonali.

Mauro Serra

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RIPRODUZIONE RISERVATA
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