di Maurizio Onidi
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Organizzata dal Sindacato Pensionati italiani della Cgil, lega di Guspini in collaborazione con l’associazione Auser, sezione di Guspini e il patrocinio dell’amministrazione comunale, venerdì 17 giugno, alle 17, nella sede Auser, in via Togliatti 1, presentazione del romanzo storico di Francesco Carta “Banditi in miniera”, Alfa editrice.
«Lo scenario entro cui i personaggi e le vicende del libro prendono forma è la terra di Sardegna. Lo spazio temporale nel quale l’intera vicenda si colloca, ci riporta nel diciannovesimo secolo, epoca in cui il lavoro di estrazione mineraria di argento e arsenico, diviene progressivamente il cuore pulsante dell’attività produttiva dell’allora Regno di Sardegna», dichiarano Marinello Frau, segretario Lega Spi-Cgil Guspini, e Carmen Marongiu, presidente Auser Guspini, «La terra sarda era ricca di preziosi minerali, l’ossidiana, il rame, lo stagno, il ferro, il piombo e poi l’argento, ricchezza che l’uomo ha saputo apprezzare e sfruttare sin dai tempi remoti. I “Banditi in miniera” sono quelli “del periodo d’oro”, dello sfruttamento delle risorse minerarie, che fu preceduto da un intenso attacco al patrimonio naturale dell’isola, voluto da avidi padroni che non risparmiarono boschi e corsi d’acqua per ricavarne lauti profitti. Ma non tutti i sardi furono disposti a tollerare lo scempio. In uno dei tanti paesi minerari dell’isola un sindaco alzò la voce contro questi predatori . La storia gira attorno a questa rivolta. La vita è quella dei gesti quotidiani, semplici e sinceri. La miseria regna su tutto ma la dignità è immensa», sottolineano gli organizzatori.
«La protagonista, Olga, ci conduce in questo mondo dimenticato eppure vivo, dove le condizioni dei lavoratori, che sono anche lavoratrici e bambini non ancora adolescenti, colpiscono grazie alle descrizioni dai toni fortemente realistici, che fotografano e denunciano lo sfruttamento dei molti a vantaggio di pochi. La riduzione in schiavitù, senza tutele né diritti in nome di un profitto che lungi dal migliorare l’esistenza della povera gente. Non tutto però è miniera, la miniera è all’interno di un paesaggio fantastico allora come oggi. Strade, sentieri, spiagge e montagne, una terra che ci viene restituita, in tutto il suo fascino, la sua meraviglia, il suo mistero. E proprio il senso del mistero è uno degli espedienti del meccanismo narrativo del libro, che ha per protagonista una donna, Olga, alla quale viene affidato un delicato incarico… non aggiungiamo altro per non togliere al lettore la soddisfazione di scoprire il mistero. Francesco Carta, riversa in queste pagine la sua esperienza nelle gallerie di carbone della Carbonsulcis, come minatore, prima di assumere il ruolo di delegato sindacale e in seguito di segretario della federazione dei chimici Cgil del Sulcis, in qualità di responsabile dei minatori, per oltre due decenni», commentano Carmen Marongiu e Marinello Frau.
Gian Paolo Pusceddu, direttore della Gazzetta del Medio Campidano, dialogherà con l’autore.
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