di Maurizio Onidi
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Non accenna ancora a placcarsi la polemica scaturita dopo la puntata di Paperissima sprint, andata in onda in prima serata su canale 5, domenica 13 febbraio. La gag ambientata in una malga, vede Roberta Lanfranchi che si tappa il naso, nel momento in cui Davide Urgu, nei panni di un pastore altoatesino entra in scena con accento e parlata in limba che toglie ogni dubbio sulla sua origine non certamente sudtirolese. Gabibbo intanto ironizza sull’altezza (bassoatesino) e la scarsa pulizia del pastore sardo “che si lava una volta ogni lustro. Come per magia, l’aria torna respirabile nel momento in cui Urgu esce di scena. È bastato anzi ne è anche avanzato per fare esplodere l’indignazione e le reazioni di tanti sardi. Mi associo a loro convinto che i pluri abusati luoghi comuni degli stereotipi dei sardi e dei pastori appartenessero al passato. Ma così evidentemente non è se nel 2022 siamo ancora qui a parlare di questo. Lungi da me stigmatizzare il ruolo di Urgu anche se forse quella parte avrebbe potuto risparmiarsela ma si sa “tengo famiglia” e mai come in questo momento c’è bisogno di fatturare. Mi fa specie che personaggi e strutture di elevato standing come la rete televisiva nella quale è andata in onda, abbiano consentito di deridere un popolo e una professione che da sempre, produce eccellenze conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Ancora una volta passa il messaggio che c’è stato un fraintendimento. Per cortesia Che almeno questo venga risparmiato e mentre non si è ancora sentita la voce della politica, chiedere un po’ più di attenzione nei confronti degli isolani non guasterebbe, è chiedere troppo?
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