di Stefania Pusceddu
__________________
La pandemia non ferma la violenza dentro le mura di casa, anzi la alimenta. Succede anche nel Medio Campidano e nei paesi piccoli che vantano una comunità unita, dove ci si conosce tutti. Eppure, forse non ci si conosce veramente e si fatica a intuire fino in fondo la verità: dentro le case, ora avvolte dal silenzio del semi-lockdown, spesso si consuma la violenza ai danni di donne vulnerabili. Ci sono mani alzate con furia quasi ogni giorno per colpire sul volto e sul corpo donne ormai indifese, in un clima di forte tensione esasperata per un nulla, a volte con bambini presenti spaventati, ammutoliti; ci sono poi urla e parole taglienti come coltelli che feriscono e tolgono dignità. Questo e tanto altro succede di questi tempi a due passi da noi.
Ma qualcosa si può fare per cercare di restituire alle donne disperate una vita migliore. Ci vuole tanto coraggio e e ci vuole una mano che prenda la mano di chi ha paura per guidarla verso l’uscita dal tunnel buio, verso la luce e verso una nuova vita.
Per offrire aiuto alle donne vittime di violenza c’è un servizio prezioso offerto da Feminas, il centro antiviolenza interdistrettuale finanziato dalla Regione. È un servizio gratuito destinato alle donne vittime di tutte le forme di violenza e offre loro accoglienza e ascolto, consulenza, supporto e assistenza, attivando il raccordo con le case rifugio e con gli altri CAV del territorio regionale. È possibile recarsi agli sportelli di Sanluri e San Gavino o chiamare ai numeri 380 7879876 (Sanluri), 320 6874061 (San Gavino).
Gli sportelli sono aperti nei seguenti orari: Lunedì 10-12, Mercoledì 15-17, Venerdì 9-11 (Sanluri), Martedì 14-16, Mercoledì 9-11, Giovedì 17.30-19.30 (San Gavino).
Gli sportelli sono aperti nei seguenti orari: Lunedì 10-12, Mercoledì 15-17, Venerdì 9-11 (Sanluri), Martedì 14-16, Mercoledì 9-11, Giovedì 17.30-19.30 (San Gavino).
Aggiungi Commento