Coinvolgere i diversi vicinati, creare momenti di aggregazione e condivisione e riscoprire la spiritualità, sono gli obiettivi che si pone l’iniziativa parrocchiale della Madonna della Neve che vede in prima linea il parroco don Luca Pittau.
L’idea nasce nel 2017, ma quest’anno l’adesione è stata considerevole. L’iniziativa vuole riproporre il presepio come ideato da San Francesco D’Assisi, esaltato anche da Dante nell’XI canto del Paradiso della Divina Commedia. Un presepe, non come adesso lo concepiamo, ma mediante figure che potevano essere delle statue di maggiore o minore grandezza o anche delle persone viventi ma soprattutto nello spirito dell’umiltà e della povertà francescana.
Le adesioni sono state ventiquattro a cui si aggiungono i presepi allestiti nella Casa Matta a cura della Proloco e quello nella Casa Museo ubicata in Vico Torquato Tasso.
Don Pittau ha visitato e benedetto i diversi presepi nelle giornate del diciotto e diciannove dicembre dopo la chiusura della novena, momento ideale per osservare i presepi illuminati. Il 20 ha visitato il presepe allestito nella Casa di riposo in collaborazione con la casa anziani di Gonnosfanadiga.
La realizzazione dei presepi ha coinvolto tantissime persone che con entusiasmo e perseveranza hanno raggiunto l’intento previsto. «È emersa la creatività e la competenza del singolo», afferma Monica Fanari, che ha partecipato all’attivamente alla realizzazione di un presepio. Più di una volta si è temuto di veder perso il lavoro per le avverse condizioni atmosferiche. «Non avrei mai pensato all’adesione e collaborazione del vicinato di piazza Statuto Sardo e questo costituisce una motivazione per ripetere l’esperienza anche il prossimo anno», sottolinea Rosalba Garau.
Di certo è un modo per coinvolgere in modo concreto “su bisciau” sia creativamente sia per far socializzare le persone. Situazioni ed esperienze da fare in armonia e allegria con lo spirito del Natale. Motivazioni che sono andate perse nel tempo per via del ritmo frenetico che la vita ci impone. Succede più volte che le persone che abitano nello stesso vicinato non si incontrino per mesi e mesi per motivi vari o semplicemente per disabitudine. Anche per questo l”iniziativa risulta essere importante, per creare nuovi motivi di socializzazione, per iniziare a rincontrarsi e per riscoprire l’importanza di lavorare non solo per se stessi ma per il gruppo, Un esempio concreto per i giovani che per curiosità si sono avvicinati e hanno contribuito all’allestimento. A memoria d’uomo gli anziani non ricordano di aver mai realizzato un presepio in “su bisciau”. A Pabillonis si è soliti riunirsi per altre feste ma non per la realizzazione di qualcosa attinente al Natale. Ben vengano le nuove iniziative, esempio per i giovani che hanno sempre più bisogno di modelli concreti.
Anna Luisa Garau
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