di Massimo Pirretti*
Che cos’è il virus Sars-CoV-2?
Appartiene al gruppo dei Coronarivus indicati con la sigla CoV descritti per la prima volta intorno al 1930. Da subito si era capito che sono dei virus responsabili di infezioni respiratorie e intestinali negli animali e nell’uomo. La prima sindrome respiratoria acuta grave definita Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus, SARS-CoV è comparsa in Cina nel 2002-2003 e fino ad allora non erano considerati altamente patogeni per gli esseri umani in quanto erano responsabili principalmente di sindromi respiratorie lievi. Dopo la comparsa dell’epidemia di SARS in Cina, la patogenicità dei Coronavirus per l’uomo è stata comprovata prima con la comparsa nel 2012 della Sindrome Respiratoria Mediorientale, MERS-CoV, patologia respiratoria a elevata letalità presente sopratutto in Medioriente, in seguito con la diffusione alla fine del 2019 del virus SARS-CoV-2 e della Sindrome Respiratoria Acuta, COVID-19.
Come si può trasmettere il virus Sars-CoV-2 e cosa lo rende estremamente pericoloso?
Avviene prevalentemente mediante il contatto tra gli esseri umani, a causa dell’inalazione di micro-goccioline o droplets, di dimensioni uguali o maggiori di 5 µm di diametro provocate dalla tosse o starnuti di un soggetto infetto dal virus. Le droplets generalmente camminano per brevi distanze e sono in grado di raggiungere le mucose nasali, orali o le congiuntive di individui suscettibili nelle immediate vicinanze o possono depositarsi su diversi oggetti o superfici resistendo diverso tempo a seconda della natura e composizione dei materiali.
Che ruolo possono avere oggetti o superfici?
Se vengono contaminati da droplets o secrezioni respiratorie tramite saliva, secrezioni nasali o espettorato, il virus si può trasmettere indirettamente, attraverso il contatto delle mani contaminate con bocca, naso e occhi. La trasmissione per via aerea con droplets di dimensioni < 5 µm si può verificare negli ambienti sanitari, in relazione alla generazione di aerosol a seguito di specifiche procedure come intubazione o ventilazione forzata, per le quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda precauzioni per contenere la trasmissione aerea.
Come funziona l’incubazione del virus Sars-CoV-2?
Il periodo di incubazione del COVID-19, ovvero il periodo antecedente allo sviluppo dei sintomi, può durare fino a 14 giorni ed è in media di 5-6 giorni. Alcuni soggetti infetti possono trasmettere il virus ad altri individui 1-2 giorni prima dell’inizio della sintomatologia.
Qual è la sintomatologia?
I sintomi includono febbre, tosse secca e affaticamento, ma la malattia può manifestarsi con sintomi a carico di diversi apparati, respiratorio (tosse, respiro corto, congestione nasale, mal di gola, rinorrea, dolore toracico), gastrointestinale (perdita dell’appetito, diarrea, nausea e vomito), muscolo-scheletrico (dolori muscolari), sistema nervoso (mal di testa, confusione, perdita di gusto e olfatto) e occhi (arrossamento). Dopo l’insorgenza dei sintomi la malattia può evolvere in una forma lieve, moderata, grave o critica, quest’ultima associata a manifestazioni quali la sindrome da distress respiratorio acuto definita Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS e alla compromissione di vari organi quali apparato renale, sistema cardiovascolare e fegato.
*Biologo e Consulente per l’Igiene e la Sicurezza Alimentare
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