di Giovanni Angelo Pinna
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Nel mondo moderno, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale in quasi tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Dai servizi bancari ai trasporti, dalla sanità all’istruzione, ogni settore dipende in modo critico dai sistemi informatici e dalle reti di comunicazione. Questa crescente dipendenza, tuttavia, ha anche evidenziato la fragilità intrinseca di tali sistemi. Un singolo malfunzionamento, un “crash” informatico, può avere conseguenze devastanti, mettendo in ginocchio intere infrastrutture e paralizzando attività vitali
I sistemi informatici odierni sono estremamente complessi, composti da milioni di linee di codice, innumerevoli componenti hardware e una miriade di protocolli di comunicazione che permettono a tutto di funzionare in modo coordinato. Tuttavia, questa complessità è anche la fonte principale della vulnerabilità. Basta una piccola falla nel sistema, un bug non rilevato, o un errore umano per scatenare una reazione a catena che può compromettere l’intero sistema.
Le reti di comunicazione, essenziali per il funzionamento dei servizi online, non sono meno delicate né esenti da problematiche. Un’interruzione nella rete, dovuta a un attacco cibernetico, a un guasto tecnico, o a un aggiornamento software fallito, può bloccare l’accesso a servizi anche vitali, generando disservizi su scala globale.
L’Incidente avvenuto lo scorso Luglio è solo un esempio: a dimostrazione della fragilità dei sistemi informatici, un problema al software Crowdstrike ha causato importanti disservizi a milioni di utenti di Microsoft Windows in tutto il mondo. Circuiti bancari, ospedali, aeroporti, per ore diverse le strutture che sono cadute nel caos.
In Sardegna, poi, gli aeroporti a subire il colpo più pesante, con ritardi fino a due ore per molti voli, inclusi quelli in continuità territoriale e i voli low cost, utilizzati in gran parte dai turisti durante la stagione estiva. Questo incidente ha messo in evidenza quanto sia critica l’affidabilità dei sistemi informatici per il funzionamento regolare dei trasporti e, più in generale, per l’intera economia.
Online, poi, i servizi “radar” con i quali era possibile visualizzare tutti gli aggiornamenti in tempo reale dei voli: negli USA, solo un esempio, si è potuto notare come nel giro di poco tempo i voli si siano ridotti al minimo, lasciando quasi scoperto l’intero Stato.
Un po’ più lontano nel tempo, il disservizio che ha colpito software utilizzati da Comuni, Pubbliche Amministrazioni e privati, questi ultimi per l’emissione di fatture e durato oltre 10 giorni.
Un crash informatico non è solo un inconveniente temporaneo. Le conseguenze possono essere profonde e durature, influenzando la fiducia dei consumatori, causando perdite economiche e, nei casi più gravi, mettendo a rischio la sicurezza delle persone.
In un mondo sempre più interconnesso, la delicatezza dei sistemi informatici è un tema che non può essere sottovalutato. Gli eventi recenti ci hanno mostrato quanto possa essere fragile questa rete di connessioni e quanto sia importante lavorare costantemente per rafforzarla.
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