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Attualità

Ippodromo di Villacidro, ultima giornata in calendario: distribuiti 41.700 euro

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Siamo riconosciuti  come “terra di fantini e terra di cavalli”, ma l’ippica del Sud Sardegna avrebbe bisogno di maggior considerazione
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 di Fulvio Tocco
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Con la riunione del 20 dicembre si è concluso il programma delle corse al galoppo di Villacidro 2022. Nelle 5 gare della giornata è stato possibile vedere in pista 40 cavalli, tra angloarabi sardi e puro sangue, ben preparati a conferma delle grandi professionalità presenti sul territorio isolano. Quello di Villacidro è l’ippodromo più adatto per i purosangue esordienti su pista dritta dove si corrono le gare di galoppo.

Eppure è il più penalizzato tra gli ippodromi sardi: si corre ogni anno a fine stagione e non c’è chi si occupa di chiedere una giornata in più al Ministero dell’Agricoltura. Io amo chiamarlo ancora così e non Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: denominazione troppo pomposa. La crisi che sta vivendo il settore dell’ippica impone da parte del Governo l’assunzione di misure che rapidamente consentano il suo rilancio soprattutto in Sardegna “Terra di fantini, Terra di cavalli”. Occorre un Piano straordinario di pronto intervento verso questo strategico comparto produttivo ed occupazionale isolano, alfine di renderlo visibile ed interessante per le professionalità che esprime.

In caso di ulteriore declino che fine faranno le strutture realizzate con i fondi pubblici, gli allevatori, gli allenatori, i maniscalchi, i veterinari? Nell’anno 2023 l’ippica sarda deve tornare subitamente sotto i riflettori. Di recente Il Ministro Lollobrigida ha detto: “Vogliamo elaborare una strategia organica, nata dal confronto con le rappresentanze del mondo legato al cavallo, per spendere bene le risorse dedicate al comparto e dare le risposte che questo settore merita”. Che si faccia! L’ippica attende da tantissimi anni una politica organica di valorizzazione del comparto. Anche il mondo degli ippodromi si augura “un minimo di concretezza dopo un decennio di colpevole immobilismo caratterizzato da tagli alla filiera produttiva reale degli operatori meritevoli a vantaggio di rami secchi e improduttivi”, afferma Pier Luigi D’Angelo, presidente della società di gestione dell’ippodromo di Agnano. Su questo scenario occorre che all’ Ippodromo di Villacidro venga concessa qualche giornata di corsa in più, e possibilmente nella prima parte della primavera, per agevolare anche la presenza del pubblico.

RIPRODUZIONE RISERVATA
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ecco qualche nostra proposta….

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