di Gianni Vacca
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Giungere a Capo Pecora da Scivu è come giungere in una valle selvaggia e dal fascino particolare disseminata da grossi massi granitici dove a una più attenta e ravvicinata visione si possono scorgere figure nelle quali, frutto della nostra fantasia, potremmo scorgere qualsiasi immagine. Queste immagini immortalate con scatti in bianco e nero dal fotografo giornalista bergamasco Beppe Fumagalli sono ora esposte presso il Centro Fotografico di Cagliari dal 2 al 23 settembre in una mostra fotografica dal titolo emblematico “Nuda e viva”, esposizione prodotta da Cristian Castelnuovo e curata da Roberta Vanali. L’esposizione è il racconto in bianco e nero di un cammino visionario attraverso una delle zone più inaccessibili e sconosciuta della costa sarda. “Uno spazio magico, tra Capo Pecora e Scivu, dove la nuda roccia sembra animarsi, assumendo le più sorprendenti sembianze del mondo vivente”. Dice l’artista: “Mi sono auto-esiliato in Sardegna. E non credo che la gente vicino a me fosse contenta. Venivo da Bergamo, citta simbolo del Covid, e ho dovuto abituarmi a stare per i fatti miei…” E’ l’origine del dramma che racconta la bellezza di una terra senza tempo così bene immortalate da Beppe Fumagalli.

La mostra è arricchita da una scheda con una mappa e cenni sulla conformazione geologica della zona dell’arburese, territorio sul quale Capo Pecora ricade, e sull’azione di modellazione degli agenti naturali sulle rocce. “Frequento la Sardegna dal 1970. Sono arrivato la prima volta che ero bambino e da allora non ho mai smesso di amarla”.
La mostra sarà aperta dal 2 al 23 settembre il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 18.30 alle 20.00. Tutti i giorni feriali su appuntamento chiamando il 3475059397.
Il vernissage, presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Arbus Alessandra Peddis e alla presenza di un numeroso pubblico e di diversi critici dell’arte fotografica, è avvenuto giovedì 2 settembre dalle ore 18.30 alle 21.30. Alla mostra fotografica “Nuda e viva” hanno collaborato a vario titolo il Comune di Arbus, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Castia, Olympus e Berné.
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