In Sardegna, a causa della grande crisi, anche molte aziende storiche hanno chiuso i battenti. Arrivate al limite, depresse e stremate dalle tasse. Qualcuna però, nonostante tutto, non si è arresa, anzi ha considerato il devastante periodo storico attuale come una sfida da affrontare. Anche la cantina sociale di Usellus “La Giara”, azienda rigogliosa e prospera dal 1958, per far fronte alla grande crisi sei anni fa ha deciso di cambiare rotta e ora la società sta riacquisendo il suo antico splendore. Dal 2012 infatti una nuova amministrazione sta facendo sì che la cantina sia in netta ripresa. Dal marketing all’acquisizione di nuovi clienti e punti vendita, e a un maggior numero di soci viticoltori e nuove etichette, che danno valore aggiunto al già ottimo vino prodotto. Ha varato due nuove linee di mercato. La linea Usellus composta da “Santa Reparata”, vermentino di Sardegna, e “Foraxi”, vino rosso ad IGT, Isola dei Nuraghi. Poi l’altra linea, denominata La Giara, composta da due vini da tavola, bianco e rosso. La cantina conta attualmente una sessantina di soci provenienti da Baressa, Sardara, San Nicolò d’Arcidano, Villanovaforru, Collinas, Pau, Villaurbana, Siddi, Setu, Genuri e Marrubiu, grazie ai quali vengono raccolti ogni anno circa 2mila quintali d’uva per produrre poi 160mila litri di vino. Per valorizzare ancora di più il territorio, la cantina sta allargando il mercato fuori dai confini isolani.
RIPRODUZIONE RISERVATALa Giara: la cantina sociale che valorizza la Marmilla

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