La scadenza era fissata per ieri ma da Palazzo Chigi non c’è stato nessun segnale di voler applicare la sentenza della Corte Costituzionale dove si prevede la restituzione alla Sardegna di 285 milioni di euro di accantonamenti non dovuti.
Così ora la Regione ha deciso di ricorrere alla linea dura preparando un’ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo da presentare al giudice civile e un ricorso per ottemperanza alla stessa Consulta che potrebbe anche portare alla nomina di un commissario ad acta che sostituisca il Governo e applichi la sentenza.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru oggi stesso ha inviato un’altra lettera al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, degli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani, al sottosegretario di Stato, Giancarlo Giorgetti e al vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia.
Nella lettera Pigliaru si rivolge al primo ministro Giuseppe Conte scrive informandolo come, “nei prossimi giorni la Regione Sardegna darà avvio a tutte le opportune azioni giudiziarie per il soddisfacimento dei propri diritti e la tutela delle proprie attribuzioni”.
Per i rappresentanti regionali, il risentimento è dato anche “dal fatto” come lamenta l’assessore Paci, “ di non aver avuto neanche il buongusto di rispondere a una delle decina di lettere inviate per chiedere un incontro”.
Aggiungi Commento