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Sport

La stagione calcistica 2021-2022 in Marmilla è andata in archivio

Virtus Furtei
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di Simone Muscas
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Dopo due anni segnati dall’emergenza Covid si è finalmente svolta senza interruzioni la stagione calcistica che, fra le squadre partecipanti, ha visto impegnate diverse società della Marmilla. Le compagini del territorio, tutte iscritte nei campionati di calcio della Prima e della Seconda Categoria, hanno portato a termine i rispettivi tornei il cui inizio, per via dell’incertezza legata alla Pandemia, si presentava con più dubbi che certezze.

Libertas Barumini

Le società del territorio, impegnate nel gradino più alto (la Prima Categoria) ormai da anni in pianta stabile, sono state la Virtus Villamar e la Libertas Barumini. È proprio a questi ultimi va la platonica vittoria di miglior squadra della Marmilla: la società baruminese è infatti riuscita a cogliere un ottimo quarto posto, dopo che le ultime annate si erano concluse con posizioni da centro classifica. Per la compagine giallorossa una stagione caratterizzata da un inizio sprint che, soprattutto durante la prima parte del torneo, l’ha vista stazionare per alcune giornate al secondo posto in competizione con le squadre oristanesi, Terralba e Mogoro su tutte, per la vittoria del torneo.

Virtus Villamar

A due gradini più sotto dalla Libertas si ferma invece la Virtus Villamar: per i biancoverdi un buon sesto posto che non solo permette alla compagine di confermarsi, come da tradizione, nei piani medio-alti del campionato, ma che rappresenta il suggello a una stagione partita non sotto i migliori auspici per via del cambio di allenatore e a causa di alcune defezioni da parte di diversi giocatori.

Il prossimo anno, oltre alla presenza di Barumini e Villamar, il campionato di Prima sarà caratterizzato anche dalla presenza di un’altra o (probabilmente) due compagini del territorio. Si tratta della Virtus Furtei che ha vinto con pieno merito il girone D della Seconda Categoria e del Segariu che, nelle previsioni, dovrebbe avere ottime possibilità di ripescaggio. Per la squadra furterese, appena pochi anni fa vincitrice del campionato di Terza Categoria, il nuovo successo rappresenta l’esempio di come la programmazione e l’impegno alla lunga paghi. Nota particolare: il successo rappresenta una gran rivincita soprattutto per l’allenatore Enrico Cau che, in coppia con Salvatore Pani, ha raccolto da tecnico ciò che da giocatore non è riuscito a conseguire a causa di un brutto incidente occorsogli sul campo da gioco qualche anno fa che lo ha costretto anzitempo ad appendere le scarpe al chiodo.

Segariu

Per il Segariu di mister Luca Rugiu, che ha colto il secondo posto, la Prima Categoria è attesa da ben trentacinque anni e riproietterà finalmente i principali derby locali su palcoscenici di più alto livello.

Nello stesso girone quarto e quinto posto rispettivamente per l’Atletico Sanluri e Gesturi che, nonostante nel corso dell’anno non siano entrate mai nel vivo della lotta alla promozione, si sono mantenute costanti nelle posizioni medio-alte del torneo. Menzione d’onore alla squadra sanlurese che, al di là dei risultati della compagine principale, si segnala per gli ottimi risultati nelle varie categorie giovanili.

Lunamatrona

Chiude la speciale classifica del territorio la compagine dell’US Lunamatrona costretta agli spareggi per evitare la retrocessione in Terza Categoria a causa di un campionato altalenante. Per la società biancoazzurra, di là dei magri risultati sul campo, restano comunque le due soddisfazioni per essere riusciti a ripartire (visto che appena lo scorso luglio la non iscrizione al campionato per via di una società da rinnovare sembrava ben più che un’ipotesi) e il fatto che in questa stagione il settore giovanile abbia fatto registrare ben oltre cinquanta iscritti alle diverse categorie arricchito da alcuni risultati di prestigio.

Anche quest’anno la stagione calcistica va in archivio in un territorio dove, un po’ per la crisi lavorativa e un po’ per il calo demografico, fare calcio nel territorio sta diventando anno dopo anno sempre più difficile. I problemi sono sempre gli stessi: i costi d’iscrizione e di gestione dei campionati che devono far fronte a risorse sempre più scarse derivate da sponsor e finanziamenti comunali, si sommano all’impoverimento dei giovani nei vivai. Chi ancora fa sì che in questo contesto il calcio possa prosperare è l’impegno dei tanti dirigenti del territorio che, fra mille difficoltà e sacrificando tanto del proprio tempo libero, dedicano cuore e anima alla causa evitando che, com’è successo in Marmilla recentemente a paesi come Ussaramanna, Villanovafranca o Siddi, si perda una squadra di calcio che rappresenti il loro paese.

 

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