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CULTURA. EDITORIA

Le associazioni “Granate Rosa” di Terralba e “Anppia” di Guspini hanno presentato l’ultimo libro di Lorenzo Di Biase “Antifascisti sardi. Uomini contro il fascismo”

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di Angelo Atzori
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Continua anche nel 2024 la collaborazione tra le due associazioni che operano una a Terralba e l’altra a Guspini, iniziata oramai oltre cinque anni fa. Quest’ultimo impegno ha visto la presentazione, nello storico locale de “Su magasinu de Akraxiu” – sede delle Granate Rosa, sito nel cuore di Terralba in Via Roma 140 – del libro “Antifascisti sardi. Uomini contro il fascismo” scritto dal vicepresidente Anppia Sardegna prof. Lorenzo Di Biase, edito dall’Anppia nazionale nel 2023. A fare gli onori di casa la presidentessa dell’associazione ospitante Rosalba Cocco che oltre a porgere i saluti e i ringraziamenti ha introdotto la serata presentando al pubblico il prof. Di Biase e descrivendo il libro da lui prodotto per poi coordinare i lavori della serata culturale. Ha poi ceduto la parola a Lorenzo Di Biase che ha portato i ringraziamenti e i saluti di tutta l’Anppia sarda. Poi ha voluto rimarcare l’instancabile impegno profuso da tutte le socie delle “Granate Rosa” sul fronte culturale che le vedono impegnate con pregnanti attività con cadenza settimanale contribuendo a vivacizzare la vita socioculturale dell’importante centro dell’oristanese.
La coordinatrice Cocco ha quindi chiamato sul palco la socia Ausilia Piras che ha letto un brano tratto dal capitolo dedicato al comunista Pietro Ariu condannato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato ad un anno di carcere e ad un anno di interdizione dai pubblici uffici per aver contribuito a ricostituire il partito comunista nella città di Milano ove l’Ariu era emigrato per tentare di migliorare le proprie condizioni di vita.
Al termine della lettura, sollecitato dalla coordinatrice, è intervenuto l’autore che ha esternato le vicissitudini occorse al citato antifascista per poi illustrare il Tribunale Speciale ricordandone sia la pericolosità delle sue decisioni che potevano arrivare fino alla sentenza di morte, sia alla mancanza della difesa dell’imputato in quanto non era prevista la presenza di un avvocato difensore. Poi ha ricordato la figura del generale di fanteria Carlo Sanna di Senorbì eroe della Prima guerra mondiale e primo presidente del Tribunale Speciale.
La socia Nicoletta Celegato ha proposto un brano tratto dal capitolo dedicato al comunista Pio Degioannis, dal quale emergono le costanti vessazioni dalle camicie nere locali, accusato dal regime di essere il capo della cellula clandestina comunista denominata “Nucleo” operante a Guspini e nel circondario.
La coordinatrice Rosalba Cocco presenta il calzolaio comunista Degioannis al pubblico per poi cedere la parola all’autore il quale mette in evidenza che l’antifascista fu condannato a cinque anni di confino di polizia e che glieli fecero scontare tutti in quanto i rapporti di polizia che venivano stilati erano tutti sfavorevoli alla concessione di un’eventuale amnistia perché veniva considerato “un pezzo grosso” dell’antifascismo del guspinese. Il prof. Di Biase ha quindi illustrato nel dettaglio come funzionava il confino e cosa pativano i familiari del perseguitato che venivano trattati come appastati e dunque isolati anche se, spesso, venivano aiutati segretamente dal così detto “soccorso rosso”.
Poi le socie Ausilia Piras e Nicoletta Celegato hanno letto due diversi brani tratti dal capitolo dedicato all’antifascista Cornelio Martis che aveva aderito al movimento di Emilio Lussu “Giustizia e Libertà” e che con questa organizzazione si era poi spostato, alla fine di un lungo peregrinare che lo aveva visto visitare l’Anatolia, la Francia, la Tunisia, in Spagna per partecipare alla Guerra di Spagna del 1936/39 nelle fila dei Miliziani rossi.
Al termine delle letture il prof. Di Biase pone l’accento sul perché ci fu questa guerra civile in Spagna e sull’impegno di tanti antifascisti che da tutto il mondo si mossero per dare il loro fattivo contributo alla causa rossa. Ma lo stesso fecero anche i governi nazista e fascista mandando uomini, aerei, mezzi. Al termine del conflitto, vinto dalle forze nazionaliste capitanate dal generale Francisco Franco, i Miliziani scapparono dalla Spagna e ripararono in Francia ove però furono rinchiusi per anni nei campi di concentramento predisposti dal governo francese a ridosso dei Pirenei. Cornelio Martis però non conobbe l’onta dei campi in quanto egli trovò la morte per mano dei suoi stessi compagni che lo accusavano ingiustamente di essere una spia del nemico. Infine, l’ultima lettura effettuata dalla socia Rita Murgia che ha posto l’attenzione sul repubblicano Silvio Mastio. Il prof. Di Biase ha presentato il Mastio come un novello Giuseppe Garibaldi ed ha ricordato ai presenti la vita avventurosa dell’antifascista cagliaritano che lo ha portato a lavorare a Cuba, in Venezuela, in Messico, in Colombia. Ed è proprio a seguito di una spedizione partita con una nave dal Messico alla volta del Venezuela con l’intento di liberare quella nazione dal governo dittatoriale guidato da Juan Vicente Gomez che egli come tutti i partecipanti trovò la morte. Infatti, come toccarono terra furono immediatamente sterminati dalle ingenti forze militari fedeli al dittatore che li aspettavano perché sicuramente informati da qualche spia.
Al termine dell’incontro Rosalba Cocco ha con una voce carica di emozione salutato e ringraziato calorosamente il pubblico partecipante, le lettrici Ausilia, Nicoletta e Rita, il tecnico alla consolle Sandro Melis che ha consentito che tutto l’apparato tecnico inerenti alle luci e all’audio funzionasse alla perfezione, l’Anppia per l’importante collaborazione che va avanti oramai da oltre un lustro. Infine, ha ringraziato il prof. Lorenzo Di Biase per aver illustrato in modo semplice una pagina di storia dolorosa e complicata lunga un ventennio e per aver omaggiato a tutti i partecipanti copia del libro “Antifascisti sardi. Uomini contro il fascismo”.
Ha fatto seguito un gradito rinfresco offerto dall’associazione Granate Rosa le cui socie hanno preparato in casa dei manicaretti veramente squisiti.

 

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