di Simone Muscas
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Superare il Covid e riprendersi la propria quotidianità alla soglia del secolo di vita si può: è quanto accaduto a Previna Etzi che, dopo essere risultata positiva al virus lo scorso novembre, lo scorso dicembre ha tagliato l’invidiabile traguardo dei 98 anni di vita.
Nata e cresciuta a Lunamatrona, abita da diverso tempo a Roma con uno dei suoi tre figli, Venanzio Mori, anch’egli nato nel piccolo paese della Marmilla. «Mia madre – racconta Mori – è una donna che nella sua vita ha sempre mostrato grande determinazione e coraggio: anche in questa circostanza, pur essendo stata provata dalla malattia oltre che da alcune dinamiche un po’ particolari venutesi a creare nella struttura riservata ai positivi al Covid in cui è stata ricoverata, ha portato fuori la caparbietà che l’ha sempre contraddistinta».
Un percorso di vita, quello di Previna Etzi, caratterizzato da numerosi saliscendi: sposata con un soldato di origini umbre inviato ai tempi della seconda guerra mondiale in Sardegna a difendere i presidi militari della Marmilla prima in alleanza con l’esercito tedesco e poi, dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, con quello anglo-americano, è diventata vedova ad appena 48 anni.
«La nostra famiglia si è formata ed è cresciuta a Lunamatrona – continua Mori – seppur siano passati tanti anni da quando siamo emigrati, quella comunità rappresenta soprattutto per mia madre, in quanto lì ha vissuto i migliori anni della sua giovinezza, un vero motivo d’orgoglio».
Proprio per questo motivo, nel giorno del suo compleanno, lo stesso figlio Venanzio ha postato sul proprio profilo Facebook la foto della madre sottolineando le sue origini sarde e definendola, per via della sua determinazione che da sempre la contraddistingue, una “vera Lunamatronese doc”.
«Da lei – conclude Mori – ho imparato il peso di alcuni valori di vita, non ultimi quelli della dedizione verso la famiglia: non potrei essere più felice, vista la mia immensa stima nei suoi confronti, di aver assistito al suo affrontare bene una situazione difficile come quella del Covid e poi riprendersi in mano quella vita che lei ama e che, ogni giorno e nonostante l’età che avanza, cerca sempre di vivere al massimo».
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