di Simone Muscas
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Pubblicata l’ultima fatica letteraria di Antonio Spiga, 75 anni, sardo di origine, ma residente da decenni a Genova.
Il titolo del libro è “Indagini letali” e racconta di un genere che ricalca alla perfezione le sue precedenti opere: «Si tratta di un romanzo giallo che descrive la storia di un omicidio che si mescola ai traffici di droga – spiega l’autore». Il romanzo è ambientato a Lunamatrona, paese di origine di Spiga: la trama ruota attorno a un omicidio, quello della dottoressa Roberta Murgia, direttrice del museo de Sa Corona Arrubia che viene ritrovato senza vita dal padre nell’agro di Lunamatrona. A partire da quel macabro episodio inizierà la ricerca del colpevole in una comunità sgomenta per la morte di una persona stimata. «Attorno a quest’assassinio si svolgerà l’intero romanzo – spiega l’autore – si intrecceranno storie di spaccio di droga e interessi economici derivati dalle sostanze stupefacenti».
La beneficenza, così come i precedenti libri, caratterizzerà “Indagini letali”: «I proventi – dice Spiga – saranno donati a strutture sanitarie, questa volta sarà il turno dell’IST, l’Istituto Tumori dell’ospedale San Martino di Genova».
L’arte della scrittura per Antonio, che ha sempre rappresentato la sua grande passione extralavorativa, non può e non deve essere un’attività a scopo di lucro: «Dagli anni 70 ho visto il dolore di tanti bambini nel reparto oncologico del Gaslini di Genova: fu proprio in quel periodo che iniziai a scrivere dei racconti per loro; delle letture che li aiutassero ad avere più conforto durante la loro malattia».
Un’esperienza che ha forgiato l’animo dell’autore: «Ho deciso di devolvere tutti gli introiti per dare una mano a chi ne ha bisogno: alla mia età non ho certo necessità di possedere un euro in più».
Ancora una volta la comunità di Lunamatrona sarà al centro delle trame: «Sono nato a Siddi e ho vissuto la mia infanzia e adolescenza a Lunamatrona che lasciai a 16 anni per studiare a Milano e poi vivere a Genova: la mia terra, nonostante i tanti anni di distacco, rimane però sempre nel mio cuore: tant’è che nei miei libri i riferimenti alle mie origini e ai miei amici più cari non mancano mai».
Intanto i proventi dei libri sinora venduti, in attesa di conoscere il finale di quest’ultima fatica letteraria, sono arrivati a circa 60mila euro, una cifra significativa per un romanziere che ama definirsi semplicemente “scrittore per passione”.
Ora testa alla presentazione del libro: «Nei prossimi mesi, fra l’inizio dell’estate e settembre, conto di fare un incontro in Sardegna per pubblicizzarlo: sarà una buona occasione per salutare tanti cari amici e rivivere per qualche giorno l’atmosfera della mia giovinezza».
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