Con le celebrazioni dedicate al 250° anniversario dalla nascita del Senatore Raimondo Garau ha preso il via in modo ufficiale l’attività didattica dell’Università della Terza Età. Dopo Pietro Antonio Leo che caratterizzò con interessantissimi convegni gran parte dell’attività culturale dello scorso anno accademico, per l’edizione 2017/2018 ecco salire alla ribalta un altro illustre personaggio,Raimondo Garau, giurista e senatore del Regno di Sardegna nato ad Arbus nel 1767 e morto a Genova nel 1824.
La cerimonia particolarmente interessante è iniziata con la scoperta di una targa ricordo nella casa natale e proseguita nella sala convegni del Montegranatico in piazza Immacolata dove dopo i saluti del “Magnifico Rettore” Salvatore Sanna , presidente Ute, e delle autorità istituzionali si è tenuta la “Lectio Magistralis”.
Intervengono l prof. Italo Birocchi docente di storia del diritto mediovale e moderno presso la Sapienza di Roma, Gian Giacomo Ortu docente all’università di Cagliari, filosofo e affermato ricercatore di storia moderna e Pietro Zuddas esperto genealogico. «Legislatore, funzionario di governo e magistrato di altissimo livello – ricorda prof. Birocchi – di Garau si hanno però pochissime notizie anche se a lui vanno ascritte alcune tra le più importanti novità legislative dell’epoca come la riforma su incarico del re del Diritto Penale (una raccolta normativa) e quella che di fatto cancellava la dettatura negli insegnamenti universitari». Gian Giacomo Ortu si sofferma con un interessante excursus sulla situazione economica e sociale locale di fine settecento inizio ottocento evidenziando i dati di una produzione agricola insufficiente e sistemi produttivi piuttosto arretrati. La popolazione di Arbus nonostante le avverse condizioni economiche fa registrare comunque in quegli anni un forte incremento demografico passando dalle 1.568 anime censite nel 1780 alle 2.238 del 1801.
«In materia agricola Raimondo Garau rifiuta il concetto di ridistribuzione delle terre ma porta avanti altre importanti iniziative. Al fine di sottrarre molti agricoltori all’usura, autentica piaga di quel periodo storico, si batte per il riordino dei monti frumentari inoltre è sua la proposta di legge che cancella l’antico vincolo di proprietà». «Non si ha data certissima della sua nascita.Solo verosimile quella che indica il 2 gennaio del 1767 – dice Pietro Zuddas in premessa – Questo per il “buco storico” sulle trascrizioni di nascita presente negli archivi della parrocchia tra il 1762 e il 1768».
Gianni Vacca
La figura di Raimondo Garau
Raimondo Garau di Antioco e Maria Puddu, primo di quattro fratelli, nacque nel 1767 da una ricca famiglia di contadini in grado di produrre in quegli anni oltre la metà del grano e dei cereali prodotti ad Arbus, allora villaggio di poco più di 1500 anime. Laureato in leggi ben presto ricoprì l’incarico di Avvocato Fiscale del Regno e nel 1810 fu nominato capo dell’Ufficio Generale del Fisco e Giudice della Reale Udienza. Nel 1815 fu nominato senatore del Regno e Consigliere Regionale della Sardegna.Trascorse la vita quasi interamente a Torino facendo rientro ad Arbus pochissime volte. E proprio in uno di quei pochi rientri morì a Genova il 3 febbraio del 1824 prima dell’attraversata. Anche per lui Arbus fece erigere nel 1901 , al pari di Pietro Leo, un busto marmoreo che lo ricorda e più tardi intitolato la strada in cui è presente tuttora la sua casa natale. Raimondo Garau viene considerato tra i mille giuristi più importanti d’Italia a partire dal 1200.
Gianni Vacca
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