di Francesca Garau
Si è tenuta, nei locali delle ex-scuole materne di Pauli Arbarei, la presentazione del primo volume dell’opera a fumetti “Il Gigante di Pietra”, a cura dall’Associazione Culturale ‘Chine Vaganti’, nata nel 1997 a San Gavino e attiva nell’ambito della grafica, della pittura, della scrittura, del teatro, del cinema e del fumetto. “Chine vaganti” è stata protagonista di numerose eventi e rassegne culturali, mostre d’arte e progetti in collaborazione con le scuole dell’Isola; ha inoltre fondato una rivista dal titolo “Macchie d’Inchiostro”, un gruppo teatrale e un gruppo che si occupa di cinema, creando delle produzioni originali.
La presentazione di Pauli Arbarei, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco, ha visto la partecipazione di due dei tre autori dell’opera, Marcello Lasio e Jean Claudio Vinci, rispettivamente, curatori dei testi e dei disegni del prologo e del primo capitolo; mentre i disegni degli altri due capitoli sono di Maurizio Nonnis, uno dei fondatori, assieme a Lasio, dell’Associazione.
“Il Gigante di Pietra” narra la storia di Jonathan, un adolescente che, grazie ad un potente amuleto legato alla tradizione dei Brebus, riesce ad evocare uno straordinario gigante di pietra grazie al quale sarà in grado di affrontare l’ondata di demoni che sta seminando panico e distruzione tra i palazzi di Cagliari.
Gli autori si sono ispirati alla scoperta dei Giganti di Mont’e Prama e allo stile dei cartoni animati giapponesi degli anni Settanta come ‘Jeeg Robot D’Acciaio’; i demoni che attaccano la città sono invece mutuati dalle creature leggendarie della tradizione sarda come sa Mama de su Bentu e le maschere dell’interno Sardegna.
Gli autori hanno spiegato al pubblico presente, composto da bambini, ma anche da adulti, come nasce un fumetto e come vengono ideati i suoi personaggi.
Al termine della presentazione si è tenuto un piccolo laboratorio per i bambini e i ragazzi presenti durante il quale questi ultimi dovevano ideare un mostro elencandone le caratteristiche.
“Il Gigante di Pietra” utilizza il mezzo del fumetto, generalmente apprezzato dai giovani e giovanissimi, per avvicinare il pubblico alla storia, alla tradizione e alla cultura sarda, in una produzione particolarmente pregevole e originale.
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