di Fabiola Corona
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Marco, Tea e Bianchina tornano sulle strade dell’isola per un tour musicale che li porterà in giro per la Sardegna a duettare con vari artisti isolani.
È questo il progetto musicale di Marco Lais e Tea Salis, coppia d’arte e di fatto, artisti a tutto tondo residenti a Serrenti, che a partire da questo mese animerà piazze e locali in Sardegna.
Uno spettacolo itinerante il loro, voce e chitarra acustica, dalle sonorità mediterranee, una rivisitazione delle danze sarde attraverso un mix di blues e country per un repertorio di cantautorato che spazia dalla lingua italiana alla lingua sarda e che, grazie alle capacità recitative di Tea, unisce alle canzoni dei momenti di lettura poetica.
«L’idea è quella di incontrare vari artisti per suonare insieme, ognuno con le proprie particolarità. Andiamo a prenderlo con Bianchina nel punto di incontro e poi ci dirigiamo tutti insieme verso la nostra meta, il luogo nel quale terremo il concerto. Il primo si terrà il 10 settembre al “West Station” di Vallermosa», spiega Marco Lais, musicista dall’esperienza pluriennale che si avvicinò allo studio e all’esercizio della musica sarda dopo un periodo di studi a Roma: «L’idea del viaggio con Bianchina in giro per la nostra isola è anche una metafora del viaggio dentro noi stessi che facciamo con la musica. Il viaggio è un tema costante e ricorrente nell’esperienza musicale e ciò che vorremmo trasmettere è che questo nostro “on the road” viaggerà anche verso il benessere che la musica può offrire. Con questo spirito, abbiamo scelto di utilizzare la frequenza 432, una frequenza del suono su cui molti studi contemporanei si stanno concentrando in quanto ritenuta capace di interagire con il nostro sistema nervoso e stimolatrice del benessere delle cellule».
La prima data del tour è fissata per il 10 settembre a Vallermosa, serata in cui duetteranno con la giovane cantautrice Elisa Vinci, che ha da poco pubblicato il suo primo album “Where do i belong?”.
Componente immancabile degli spettacoli è Bianchina, macchina d’epoca immatricolata nel 1969 che rende unici e speciali i concerti di Marco e Tea: «Qualche anno fa, in seguito alla lettura di un testamento, abbiamo ereditato una casa. Fu una sorpresa per noi, che ne conteneva un’altra al suo interno perché nel garage di quella casa trovammo Bianchina e subito ce ne innamorammo. Aveva 30.000 km ed era appartenuta a signora Odilia, l’ex proprietaria della casa, che la utilizzava solo per andare a fare la spesa nelle botteghe paesane, quindi era ancora in buone condizioni. Più la guardavamo e più pensavamo che dovevamo renderla speciale in un modo che rappresentasse anche noi, quindi ci pareva troppo poco portarla ai soliti raduni di auto d’epoca e metterla in mostra, abbiamo deciso dunque di renderla parte integrante dei nostri spettacoli, della nostra vita musicale. Bianchina è il nostro palcoscenico: apriamo il cofano, attacchiamo i jack all’amplificatore e suoniamo», racconta Tea Salis, che nel 2018 ha racchiuso la storia di signora Odilia nelle pagine di un libro, La vedova bianca, edito da Catartica Edizioni.
Una grande passione per la musica e l’arte quella di Marco e Tea che non è stata messa da parte neanche durante i mesi più bui dovuti alla presenza del Covid-19, durante i quali hanno aperto le porte di casa loro affinché la musica arrivasse per le strade del paese. Un’avventura e una storia d’amore per la musica che rende la storia di Marco, Tea e Bianchina sorprendente.
Per eventuali aggiornamenti e per conoscere le prossime date del tour si rimanda alla pagina Facebook “Marco, Tea e Bianchina”: stay tuned!
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