di Giacomo Pitzalis
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Uno stile costruito con linee semplici e morbide, evocative nella loro sintesi e che riescono a raccontare in pochi tratti armoniosi, grazie alla costruzione sapiente dell’illustrazione. Questa è la firma di Marinetti, nome d’arte di Marina Brunetti, artista originaria della Lombardia ma ormai stabilitasi in pianta stabile a Cagliari da ben sette anni.
«Mi sono innamorata da subito della Sardegna, ma questo penso venga facile a tutti. Nella vita ho fatto davvero tanti lavori prima di riuscire a mantenermi come grafica ed illustratrice ma questa è la mia passione fin da piccola e, nonostante a volte sia tutto un grande punto interrogativo, il mio è un lavoro carico di stimoli e soddisfazioni».
Molti sono i temi protagonisti delle illustrazioni realizzate da Marina, ma qualcuno, per parafrasare George Orwell è “più protagonista di altri”, come l’attualità e la necessità di raccontarla in base al proprio punto di vista.
«Quando ciò che mi circonda riesce a colpirmi, cerco di dire la mia attraverso le illustrazioni. Ne dedico sempre una alla ricorrenza del 25 aprile e ci tengo davvero tanto perché fin da piccola sono cresciuta sentendo le storie e i racconti della Resistenza. Spesso tratto anche tematiche legate al rispetto dell’ambiente, dei diritti LGBTQ, della situazione politica in Medio Oriente o della questione relativa alle basi militari in Sardegna.»
E le creazioni di Marina non solo sono segnate da un profondo talento, ma anche da un forte senso di crescita personale e artistica, costruito lungo i binari di un percorso in continua evoluzione, passo dopo passo, segno dopo segno.
«Per trovare il mio stile o per sviluppare dimestichezza con la tecnologia che uso sono dovuta passare attraverso diversi tentativi che ora non trovo più soddisfacenti, ma che sono stati fondamentali. Non vorrei rimettere mano a nessun lavoro anche se alcuni, soprattutto i più vecchi, non mi appagano più. Eppure anche loro, anzi soprattutto loro, fanno parte del mio progresso artistico e del mio bagaglio personale».
Numerosi sono i progetti legati al mondo del disegno che la vedono coinvolta, tra desideri e speranze professionali.
«Uno dei miei obiettivi è pubblicare un albo illustrato e sto già lavorando su alcune idee. Ci sono diverse cose che bollono in pentola, come la realizzazione grafico/illustrata di un gioco da tavola. Mi auguro poi di portare avanti anche l’esperienza con l’animazione attraverso nuove collaborazioni, come quella con Michela Anedda. Il mio sogno più grande – conclude Marina – rimane però l’illustrazione editoriale: vorrei con tutto il cuore che le mie immagini venissero utilizzate come supporto agli articoli per parlare di attualità».
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