di Fabiola Corona
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Maurizio Onnis, 58 anni, autore e consulente editoriale, sindaco di Villanovaforru dal giugno 2016, si ripresenta alle elezioni comunali con la lista civica “Villanovaforru è il nostro presente”. Sono 8 i candidati consiglieri, 4 donne e 4 uomini, 3 gli assessori che si ricandidano e 5 i nomi nuovi, con un’età media che non supera i 40 anni: Jasmin Cilloco, Federico Leonardi, Alessia Muscas, Alberto Pusceddu, Marcello Ibba, Matteo Mandis, Silvia Pilloni, Eliana Tatti.
Quali sono i progetti, le priorità nella sua agenda se fosse rieletto sindaco?
Vorremmo portare avanti quello che abbiamo fatto fino ad ora, far sì che il paese sia pulito e ordinato e renderlo gradevole per i suoi abitanti e non. Chiudere con i lavori delle opere pubbliche, progetti per cui sono stati già stanziati i soldi, tra cui la ristrutturazione dell’ex IAL e del maneggio, il restauro delle capanne del villaggio di Genna Maria, allargare il ponte “scigu niedda”.
Lei è l’unico candidato alle comunali di Villanovaforru, la spaventa il quorum?
Il nodo quorum lo si supera sperando di aver governato abbastanza bene da ricevere la fiducia dei cittadini, attraverso il confronto. Se, e solo se, un sindaco ha governato bene, è meglio del commissario. Il lavoro più importante è convincere i compaesani che se uno ha la volontà di cambiare le cose non ci sono ostacoli.
Come è stato per un sindaco di un piccolo paese come Villanovaforru confrontarsi con l’emergenza pandemica?
I mesi del covid sono stati una novità assoluta. È importante tenere assieme il paese e la comunità per non farsi prendere dall’ansia. Con attenzione, il nostro paese di 650 abitanti può vivere come una grande famiglia: aiutandosi e dandosi una mano l’uno con l’altro.
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