di Maurizio Onidi
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Nel cuore del Medio Campidano, a Guspini, si cela un luogo di creatività e innovazione: MM Studio. Fondato da un giovane fotografo sardo, forte di un’esperienza decennale alle spalle, Marco Maddanu ha trasformato la sua passione in una professione, creando un luogo dove la luce non è solo un elemento essenziale per la fotografia, ma qualcosa di più. Inaugurato nel marzo 2023, MM Studio è già diventato un punto di riferimento per chi cerca fotografia di reportage di cerimonie e servizi pubblicitari che catturano l’essenza del territorio e delle sue eccellenze.
Chi è Marco Maddanu?
«Classe 1995, originario di Guspini, è il cuore pulsante e ideatore di MM Studio. Un giovane fotografo che vanta un’esperienza decennale nel settore. La sua carriera iniziata per passione e curiosità da adolescente, è caratterizzata da una costante ricerca, determinazione e curiosità. Tratti questi, che lo hanno guidato sin dal nascere di questa professione, un po’ da freelance, un po’ lavorando per noti studi fotografici del capoluogo sardo, a creare il proprio studio, più di un semplice spazio lavorativo, ma uno “spazio di incubazione creativa” come il giovane fotografo ama definirlo».
Come nasce lo studio?
«MM Studio apre le porte nel marzo 2023 nonostante la gestazione sia iniziata ben prima. La nascita dell’archetipo dello studio si perde ormai nei miei ricordi, in quanto così lontana e diventata pian piano quasi ossessiva. È invece circa 6 anni fa, nei locali dell’agenzia formativa Enial di Guspini, durante un percorso di creazione di impresa che, con l’aiuto di diversi professionisti, si concretizza fino a diventare numeri e prendere nome, MM Studio appunto. Ci vorrà ancora qualche anno e tanta burocrazia, quando grazie al bando Gal relativo, all’innovazione del sistema identitario rivolto alla creazione di imprese identitarie extra agricole, il progetto riceve le energie vedere la luce».
L’evoluzione della figura stereotipata del fotografo?
«Beh in poche parole, con il mio staff possiamo definirci “Creatori di Luce”. MM studio va al di là di semplice studio fotografico che realizza fotografie. Lo studio è stato concepito come quello che mi piace chiamare appunto uno spazio di incubazione creativa, fatto di idee, visioni, collaborazioni professionali, formazione continua e voglia di andare sempre oltre. La luce non è solo la materia di cui la fotografia si compone, come il nome stesso ci ricorda. È anche e soprattutto in questo caso un simbolismo di illuminazione, di ideazione, di qualcosa che viene alla luce appunto frutto della creazione. Con questo approccio piuttosto singolare MM Studio si occupa principalmente di due settori. Uno è quello della fotografia di reportage di cerimonia, rivolgendosi alle giovani coppie prossime alle nozze. Lo studio si distingue nel raccontare il matrimonio con immagini spontanee, i famosi scatti rubati tipici del reportage fotografico. Nelle immagini dense di emozioni che realizziamo, non può non trasparire un forte amore per il territorio e la natura, contesto sempre fortemente presente negli scatti degli sposi per immortalare le loro nozze. L’altro è quello della fotografia pubblicitaria con il quale ci rivolgiamo ad aziende ed enti pubblici, raccontando su e giù per l’isola prodotti, storie di aziende, sapori e profumi delle eccellenze locali, territori, architetture e tradizioni. Sostengo che questo genere di fotografia sia un’arte contemporanea che si diverte particolarmente a realizzare una buona fotografia pubblicitaria è un equilibrio tra bellezza visiva e concettuale, arrivare a quell’equilibrio è un percorso che regala grandi soddisfazioni».
Qual è la mission dello studio?
«Lo studio è nato tra l’altro per dare sfogo alla parte creativa da sempre piuttosto intraprendente. Essendo la fotografia un vero e proprio linguaggio, una volta padroneggiata la sintassi, le regole grammaticali, fatte di colori, luce, composizione e tanto altro ancora è indispensabile avere qualcosa da dire e in mente come farlo, specialmente nel mondo della pubblicità. Negli anni ho poi avuto modo di scoprire come il mestiere di fotografo rappresenti una grande opportunità di scoperta, un modo per tenere allenata la curiosità, da sempre motore della mia vita. Questa “Avventura imprenditoriale” è diventata quindi un viaggio alla scoperta della bellezza e dell’eccellenza. Tra le tappe di questo viaggio si ripete quella della capitale della fotografia in Italia, Milano, dove al fianco di fotografi provenienti da tutta Europa ho affinato e mantengo al passo con i tempi le competenze necessarie, nei banchi del percorso formativo tenuto da Marianna Santoni, la più importante formatrice in ambito fotografico d’Italia».
Dove si trova MM Studio?
«Lo Studio si trova a Guspini, al numero 90 di via Santa Maria, a pochi passi dal centro del paese. La posizione centrale di Guspini rispetto al territorio del Medio Campidano ne costituiscono un ottimo centro logistico, permettendo allo studio di operare agevolmente in tutta la provincia e la regione. La vicinanza al territorio costiero permette di essere alle porte di un’area geografica dalla forte vocazione turistica, potenziale che lo studio si propone di valorizzare offrendo le proprie competenze ad amministrazioni e operatori economici locali. Da non sottovalutare anche la posizione dell’attività adiacente al massiccio del Linas, territorio definisco un “gioiello naturalistico”. Terra natia di prodotti agroalimentari delle riconosciute eccellenze che proponiamo di raccontare con la luce delle sue immagini a clienti e apprezzatori di tutto il mondo tramite i nuovi strumenti digitali».
Quali progetti per il futuro?
«Tra i tanti obbiettivi c’è sicuramente quello di rafforzare la rete di collaboratori e fornitori sul territorio, il far parte di una rete di professionisti dalle visioni comuni è un aspetto su cui punto molto e che costituisce un punto di forza dello Studio. Altro obbiettivo, un po’ come un sogno nel cassetto è quello di realizzare alcune iniziative che ho in mente da tempo per contribuire tramite una promozione al passo con i tempi al rilancio del nostro territorio. Chissà che le amministrazioni non arrivino a leggere sin qui».
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