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CULTURA. EDITORIA

Monserrato, presentato il libro dedicato a Costantino Nivola antifascista

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REDAZIONE
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Foto di  Alessio Onnis, Ester Corrias Taras e Marco Sini
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Presso lo spazio culturale “Sirio” sito in via 31.3.1943 al civico 29 nel centro storico di Monserrato è stato presentato il libro da titolo “Costantino Nivola. Un artista contro il regime fascista”, scritto da Lorenzo Di Biase, edito dall’Anppia Sardegna. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Museo Nivola ed è stata organizzata dalla sezione cittadina dell’A.N.P.I. “Corona -Tinti” e dall’associazione culturale “Pauly a.p.s.” con il fattivo contributo della sezione zonale dell’A.N.P.P.I.A. di Guspini.

Ha fatto gli onori di casa il vicepresidente ANPI Monserrato Salvatore Angius che, oltre che portare i saluti della sezione e della sua presidente Michela Padolini impossibilitata a partecipare, ha posto l’accento sull’importanza dell’attività culturale svolta durante l’anno per poi accentrare il suo intervento sull’attualità dell’opera di Titinu Nivola nel versante politico e sociale non a tutti noto. Salvatore ha poi moderato la serata. Il primo intervento è stato quello tenuto da Paolo Concas, segretario della sezione zonale dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti di Guspini che, dopo aver portato i saluti degli antifascisti sardi, ha anzitutto informato sulla storia e sulle finalità dell’associazione per poi incentrare il suo discorso sul libro di Nivola mettendone in luce la totale attualità dell’impegno civile e politico dell’artista sardo. Al termine è stata data la parola alla presidente dell’associazione culturale “Pauly a.p.s” Ester Corrias Taras la quale dopo aver posto l’accento sull’importanza di presentare libri ed autori dal punto di vista culturale ha poi parlato della bellezza delle opere presenti ad Orani all’interno della Fondazione Nivola ed ha ricordato che il giorno 16 di novembre l’associazione ha organizzato una gita proprio ad Orani per visitare i luoghi dell’infanzia dell’artista. Ha rammentato infine, il fatto che a suo tempo non fu presa in considerazione la proposta artistica di Nivola dedicata ad Antonio Gramsci privilegiando un’opera di Giò Pomodoro.

Dopo i due primi interventi dei rappresentati delle varie associazioni, il moderatore ha presentato al pubblico l’autore del libro Lorenzo Di Biase, professore di scuola media secondaria di secondo grado, giornalista pubblicista e dirigente regionale e nazionale dell’Associazione A.N.P.P.I.A. oltre che studioso dell’antifascismo sardo ed autore di numerosi libri dedicati ad antifascisti così detti minori. Scopritore anche di pagine sconosciute quali la persecuzione dei pentecostali sardi o l’attività di antifascismo svolta da emigrati sardi in Argentina. Dopo i doverosi e sentiti ringraziamenti rivolti alle associazioni che si sono fatte carico dell’organizzazione della serata e al numeroso pubblico presente, Lorenzo di Biase nella sua lunga ed articolata allocuzione ha tracciato la figura di Costantino Nivola e della moglie Ruth Guggenheim. Ha analizzato nel dettaglio i prodromi che anticiparono la emanazione delle leggi razziali dell’autunno del 1938 ponendo l’accento su: il manifesto della razza del 14 luglio ‘38, sull’istituzione dell’ufficio studi e propaganda sulla razza, sulla rivista “La difesa della razza”, sul censimento degli ebrei insistenti in Italia il 22 agosto dello stesso anno. Tutto ciò fu seguito dalla delibera del Gran consiglio del fascismo del 6 ottobre in cui si dichiarava che gli italiani appartenevano alla razza ariana italica e che si dovevano proclamare “francamente razzisti”. Dopo di che iniziarono a essere emanati dal governo le leggi razziali che vietavano, impedivano, privavano gli ebrei delle loro libertà, dei loro averi e dei loro lavori e professioni. Un coacervo di leggi, un castello giuridico contro il popolo ebreo, presente nel regno per 50.000 residenti.


Di Biase ha intrecciato i fatti storici con la vita dei coniugi e con le tensioni e preoccupazioni che ne nascevano in quanto Ruth era tedesca ma di razza ebrea. Egli ha illustrato il trasferimento da Milano a Parigi dei coniugi Nivola e il coinvolgimento all’interno della “Concentrazione antifascista” parigina in cui operava Emilio Lussu, amico dell’artista. Egli produsse un disegno, chiaramente politico e contro il regime fascista, che rappresentava una svastica nazista collocata sopra l’italico stivale, opprimendolo e soffocandolo palesemente. Il disegno venne pubblicato nella rivista “Giustizia e Libertà” e costò la dichiarazione di arresto di Titinu, qualora egli fosse rientrato nel regno. Poi l’autore ha narrato del secondo trasferimento da Parigi a New York fatto dai coniugi Nivola per porsi al sicuro dalla lunga mano della polizia politica fascista molto attiva nel capoluogo francese. Nella nuova città i coniugi continuarono la loro frequentazione degli ambienti antifascisti. Infatti, i loro nomi apparirono in un report stilato dal console di New York per l’ambasciata circa una serata organizzata dalla famosa associazione antifascista “Mazzini Society”. Infine, Di Biase ha posto l’accento sull’artista che divenne uno dei cento italiani più influenti d’America ed insegnante in diverse importanti università americane oltre che docente nella più prestigiosa scuola d’arte dell’Olanda. Un caloroso e lungo applauso ha salutato il termine dell’intervento dell’autore del libro “Costantino Nivola. Un artista contro il regime fascista”. È intervenuto in seguito Marco Sini studioso dell’antifascismo e membro della locale sezione dei partigiani, il quale ha parlato dell’utilità del lavoro svolto dal Di Biase per conoscere gli aspetti dell’impegno civile e politico antifascista di Costantino Nivola. Ha poi analizzato le frequentazioni dell’artista oranese con Mario Spiga, un monserratino emigrato a Milano, che gestiva una casa d’aste, amico di Lussu, aderente a “Giustizia e Libertà” e schedato dall’O.V.R.A. e con Giuseppe Zuddas esule a Parigi e assiduo frequentatore della Concentrazione antifascista.
Infine, il moderatore ha fatto chiudere la serie degli interventi alla nipote di Nivola, la professoressa Manuela Spanu, la quale nel suo appassionato e articolato intervento ricco di riferimenti familiari ma anche politici e sociali, ha catalizzato gli astanti accompagnandoli nel mondo di zio Costantino. Ha parlato dei momenti felici, del profondo impegno culturale, dell’immenso legame con la Sardegna mantenuto sempre costantemente vivo e rinnovato, ma anche della delusione che patì quando fu preferita l’opera di Giò Pomodoro alla sua per rendere omaggio alla grandezza di Antonio Gramsci. Ha letto anche diversi scritti di Titinu dedicati a parenti e amici.

Al termine tutti i partecipanti hanno avuto in omaggio il libro “Costantino Nivola. Un artista contro il regime fascista”, scritto da Lorenzo Di Biase, edito dall’Anppia Sardegna, grazie alla decisione unanime della sezione A.N.P.P.I.A. di Guspini.

 

 

 

 

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