di Sandro Renato Garau
__________________________________
Partecipare, nella Miniera di Montevecchio, all’evento conclusivo il 9° Festival Internazionale “Arpe del Mondo” è stato un modo unico di calarsi nel raccoglimento di una stagione che porta alla riflessione e alle lunghe notti autunnali.
Domenica 8 ottobre, nel piazzale adiacente alla falegnameria, di fronte alle officine, tre artisti provenienti dall’Andalusia, dalla Francia e dall’Argentina hanno riempito di delicatezza il severo ambiente minerario, in una serata fresca e piacevole.

Mentre Pozzo Sartori sovrastava tutti con la sua torre e la sera imbruna, l’armonia delle arpe, magistralmente pizzicate dagli artisti hanno fatto pensare per un attimo ai poderosi colpi di martello sulle incudini delle officine, al lavorio della fonderia, al salire e scendere della gabbia nella canna del pozzo dove per decine di anni sono passati uomini e carrelli di minerale. Come dire un luogo di lavoro reso fecondo, prima dal lavoro dell’uomo e in questa occasione dall’armonia delle arpe.

Questo è stato l’evento organizzato dall’Ente Concerti Città di Iglesias, dal concessionario delle attività di valorizzazione e fruizione di Miniera Montevecchio, la Lugori, dal Comune di Guspini, sotto la Direzione Artistica dell’ideatore del Festival, l’arpista italo-svizzero Raoul Moretti. Due ore di musica dove l’andalusa Ana Crisman ha proposto un estratto del suo spettacolo “Arpa Jonda”. Delicata e unica, le dita della donna hanno accarezzato lo strumento facendogli emettere suoni che hanno riempito lo spazio creando un’atmosfera da sogno. È stata quindi la volta di Marta Carrara, Nord Argentina, che si è esibita con la sua arpa paraguaiana. I brani scelti, famosi in tutto il mondo hanno ripreso suoni e melodie della tradizione paraguaiana e dell’America Latina.

La serata si è conclusa con il francese Frederic Bougouin, arpista fin dalla più tenera età, compositore, studioso di musica antica e elettroacustica, oltre che versatile nella sua performance come improvvisatore. Tutti hanno compreso lo spagnolo di Ana Crisman, il paraguaiano di Marta Carrara e il francese di Bougoun. Il resto lo ha fatto la musica nei momenti in cui le arpe dei protagonisti spaziato nei diversi generi musicali hanno offerto un mix di emozioni facendo incontrare idealmente culture e popoli lontanissimi… Anche queste sono le miniere di Montevecchio in una serata autunnale.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento