di Federico Porru
Servizio fotografico di Carla D’Alberto
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A Uras, ciò che rappresenta maggiormente la realtà sportiva degli ultimi 30 anni è l’hockey su prato. Di fatti, questo piccolo paese può contare addirittura due società sportive in Serie A1, la massima divisione di questo sport.
Ma che cos’è l’hockey su prato? La nascita di questa disciplina sportiva si può ricondurre addirittura attorno al 1870, nonostante in Italia sia arrivato tardivamente, ossia negli anni 30 del secolo scorso. L’hockey su prato è uno sport di squadra, le due squadre che si affrontano sono composte di 11 atleti e l’obiettivo è quello di segnare goal, spedendo una pallina di plastica dura nella porta avversaria con appositi bastoni. Nonostante diverse differenze nel regolamento, l’hockey su prato ha comunque molte somiglianze con il calcio, a partire dal rettangolo di gioco, in erba sintetica che misura 91,40 metri di lunghezza per 55 metri di larghezza.
Tra le regioni con il maggior numero di squadre, c’è sicuramente la Sardegna, che ha da poco visto la nascita di una nuova società con sede per l’appunto a Uras: l’Hockey Team Sardegna.
Quest’ultima è il risultato di un gemellaggio tra due società preesistenti, l’Hockey Club Suelli, storico club che militava già nella massima serie e dalla quale la neonata società ha preso i diritti per il campionato di A1, e l’Hockey Team Uras, squadra che militava nella serie B e che poteva vantare un ragguardevole settore giovanile in tutte le categorie under, entrato a far parte della nuova società.
Si tratta di una squadra in costruzione, di un ambiente nel quale si cerca di portare avanti questo sport con l’obiettivo del coinvolgimento costante di nuovi atleti attraverso lezioni e dimostrazioni pratiche nelle scuole di tutto il circondario.
«L’attenzione verso il settore giovanile è sempre in prima linea perché è la linfa vitale delle squadre senior, quindi l’interesse va sempre verso le scuole, autentici serbatoi da cui si attingono le risorse umane che permettono di portare avanti i settori giovanili», dichiara Sergio Pia, che condivide il timone del settore giovanile con l’allenatore – giocatore della prima squadra Viacheslav Paziuk. «Il binomio scuola – sport ha notevole importanza per quanto riguarda l’inserimento dei giovani nell’ambito socio-sportivo», precisa Pia.
«La squadra è molto giovane, ha bisogno di acquisire esperienza e fiducia in termini di risultati. Detto ciò, il potenziale è enorme, grazie allo compagine composta da ragazzi italiani e alla presenza di dirigenti validi e qualificati in ogni ambito. Per il futuro ci si aspetta quindi il meglio, soprattutto una volta che si riavrà a disposizione l’impianto comunale, chiuso per il rifacimento del terreno di gioco», sottolinea il presidente Luca Pisano.
Con queste premesse, c’è la consapevolezza e l’aspettativa di un grande futuro per questa nuova realtà hockestica sarda.
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