Insospettiti da una operazione a sportello “guidata” telefonicamente, il direttore e il personale
di due uffici postali della città convincono un anziano cliente a non portare a termine il bonifico fraudolento di una ingente somma
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Con sempre maggiore frequenza si verificano, a danno di persone anziane, episodi di tentata truffa da parte di soggetti che, qualificandosi come “dipendenti di Poste Italiane”, si presentano in strada, al telefono o presso le abitazioni con il pretesto di verifiche di qualsiasi tipo, richiedendo denaro od oggetti di valore. L’azienda, pertanto, invita a diffidare di qualsiasi persona che, qualificandosi come “dipendente di Poste Italiane”, si presenti in strada, telefonicamente o direttamente presso le abitazioni con il pretesto di effettuare controlli di qualsiasi genere su titoli, libretti di risparmio o della pensione, banconote o monete in possesso dei cittadini, né tantomeno a richiedere somme a integrazione di operazioni postali o a sportello.
Poste Italiane, da sempre in prima linea per quanto attiene alla sicurezza, presta massima attenzione al tema anche attraverso il proprio personale, come dimostra un episodio accaduto nei giorni scorsi e che ha visto coinvolti i dipendenti dell’ufficio postale di Cagliari 15, in via Simeto. “All’incirca a metà del turno pomeridiano – racconta il direttore dell’ufficio postale R. M. –- un cliente anziano, G. B., di circa 80 anni, residente in un paese del Sud Sardegna, mentre effettuava a sportello un bonifico di una somma ingente, conversava al cellulare come se una persona gli stesse impartendo delle indicazioni. Insospettiti dall’atteggiamento del cliente, dall’entità della somma e soprattutto dal perdurare della telefonata, abbiamo chiesto al cliente cosa stesse accadendo e se aveva bisogno di qualche chiarimento. Ottenuta risposta, gli abbiamo suggerito di interrompere l’operazione evidenziando che poteva essere in corso un tentativo di truffa a suo danno.”
L’anziano cliente, pur desistendo dallo svolgimento dell’operazione, restava però fermamente convinto della buona fede del suo interlocutore telefonico, un presunto “operatore antifrode di Poste Italiane” che continuava a insistere nel suo tentativo suggerendo alla sua “vittima” di “procedere e di non fidarsi del personale dell’ufficio, attualmente sotto indagine interna, che stava provando a sottrargli le somme in suo possesso”.
“Appena il signor G.B. è uscito dall’ufficio – aggiunge il responsabile della sede – sono corso all’esterno della sede nel tentativo di ribadire al cliente e a un suo accompagnatore cosa stesse realmente accadendo. Dopo aver intuito che non era intenzionato a desistere e che con tutta probabilità si sarebbe diretto presso un altro ufficio, ho deciso di segnalare il possibile arrivo del cliente ai colleghi delle sedi della città aperte al pomeriggio, avvisando del tentativo fraudolento in corso al fine di riconoscere il cliente e provare di nuovo a convincere il cliente a non portare a termine il bonifico”
L’azione preventiva si è rivelata utile poiché il signore in questione, seguito sempre al telefono dal truffatore, si è effettivamente recato presso un altro ufficio, quello di Cagliari Centro, per svolgere l’operazione. “La collega direttrice della sede di piazza del Carmine – prosegue il direttore – una volta individuato il cliente e dopo avergli ribadito quanto stava in realtà accadendo, è riuscita a convincerlo a passargli la telefonata e a parlare direttamente con il malfattore. Mostrando grande sicurezza, seppur in un italiano non esattamente corretto, il truffatore ha comunicato il suo nominativo e, su richiesta della stessa direttrice, ha fornito un numero di matricola, ovviamente rivelatosi falso, dopo le opportune verifiche. A quel punto il cliente ha preso piena consapevolezza della tentata truffa in corso ed è uscito dall’ufficio evitando di perfezionare il bonifico. Dopo alcune ore, il cliente è tornato nel nostro ufficio per ringraziarci del nostro prezioso intervento. Dal canto mio ho elogiato tutti i colleghi che hanno partecipato attivamente a risolvere questa situazione. La soddisfazione è stata grande ma non bisogna mai abbassare la guardia: i truffatori sono sempre dietro l’angolo e oramai è diffusa la pratica di approfittare indegnamente delle persone più deboli.”
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