di Antonio Obinu
___________________________________
Con la processione alla statua bronzea posizionata nella cima del monte Ortobene, anche quest’anno la città di Nuoro e migliaia di fedeli e turisti hanno partecipato a quella che a ragione è considerata una delle feste più importanti in Sardegna.
Le origini risalgono alla fine del XIX secolo quando Papa Leone XIII propose che l’inizio del nuovo secolo venisse caratterizzato con il posizionamento sulle cime di 19 regioni italiane di un monumento dedicato a Cristo Redentore. Ognuno ad indicare il secolo della cristianità; il ventesimo, invece, in onore di Leone XIII.
In Sardegna venne individuato il monte Ortobene che sovrasta il capoluogo barbaricino. I lavori terminarono il 29 agosto 1901 quando una numerosa folla di fedeli risalì la strada che conduceva al Redentore per omaggiare il loro tributo.
La statua in bronzo, alta 7 metri e del peso di 18 quintali, fu realizzata a Napoli e trasportata prima in nave e poi in treno a Nuoro. I soldi necessari alla sua realizzazione vennero raccolti attraverso una sottoscrizione popolare alla cui sensibilizzazione partecipò anche la scrittrice Grazia Deledda attraverso una lettera pubblicata dal quotidiano L’Unione Sarda.
Già da diversi anni, la data del 29 agosto è preceduta da una serie di manifestazioni capaci di richiamare in città migliaia di turisti che nelle giornata del 24 e 25 hanno invaso la città per le sfilate delle maschere del carnevale, il sabato, e dei costumi tradizionali della Sardegna la domenica che ha visto la partecipazione di 53 gruppi a rappresentare l’intera isola.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento