La britannica Mary Quant spegne oggi 85 candeline e il mondo intero le riconosce di essere stata la “mamma della minigonna” cioè di aver diffuso nella seconda metà del ‘900 l’indumento femminile più amato dalle ragazze di tutte le latitudini facendolo indossare da una parrucchiera di 17 anni, Leslie Hornby, detta Twiggy (grissino) vera e propria antesignana delle top model teen ager.
Già, perché l’invenzione di quella piccola striscia di tessuto che arrivava a metà coscia e oltre e che si portava obbligatoriamente con alti stivali e collant, anch’essi appena inventati a posto delle calze con giarrettiera viene invece attribuita ad André Courrèges che nel 1964 aveva presentato a Parigi corti vestitini dalle linee a trapezio e che quindi aveva rivendicato la paternità della minigonna.
Ancora oggi la minigonna è un look amatissimo dalle ragazze e in genere accettato da tutti anche se nei primi anni Sessanta la società era ancora molto ‘bigotta’ in tema di costumi. Il Sessantotto arriverà con la sua carica sociale rivoluzionaria e porterà amore libero, pillola anticoncezionale, capelli lunghi per i “figli dei fiori”, jeans e minigonne per le ragazze.
Barbara Mary Quant nasce a Blackheath l’11 febbraio 1934, in un sobborgo di Londra. I suoi genitori sono due professori gallesi che insegnano alla London University. Per la loro amata figlia sognano un tranquillo futuro d’insegnante. Invece per Mary che studia al Goldsmiths College quella vita è insopportabile e a sedici anni decide di andarsene di casa per vivere a Londra. Qui conosce Alexander Plunket Greene rampollo di una nobile famiglia inglese e nipote di Bertrand Russell anch’egli smanioso di libertà. Da questo sodalizio parte una moda che ancora oggi spopola ed è simbolo di libertà e gusto della bellezza.
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