di Antonio Obinu
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Giovedì 6 giugno, nella sala Giunta del Comune di Oristano, si è tenuto il primo incontro del coordinamento provinciale delle consulte giovani comunali.
“Oggi 9 giovani su 10 non hanno fiducia nella politica. Le consulte svolgono un ruolo cruciale come ponte e raccordo tra i bisogni dei giovani e l’amministrazione.” afferma il coordinatore della provincia di Oristano, Emanuele Orrù. “Essendo un ente pubblico sono l’ultimo baluardo rimasto in grado di cucire il rapporto sempre più frammentato tra nuove generazioni e istituzioni. Tuttavia, spesso vengono ridotte a meri esecutori di feste. Organizzare momenti ludici per le proprie comunità è importante, ma non basta: è fondamentale che vengano ascoltati sui veri bisogni della popolazione giovane del proprio comune”.
I due coordinatori hanno presentato all’assemblea il disegno di legge che hanno redatto e presentato all’Assessora regionale alla cultura Ilaria Portas. Il disegno di legge prevede la riforma e l’implementazione di una legge quadro riguardante le politiche giovanili in Sardegna, una legge che non viene aggiornata dal 1999 e mai applicata. In particolare, al capo 7, si prevede la formazione della Consulta Giovani Regionale, composta dai rappresentanti democraticamente eletti delle consulte della Sardegna. La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al racconto del lavoro svolto dal Coordinamento Regionale nella creazione di un gruppo di lavoro nazionale formato dai rappresentanti eletti delle consulte delle altre realtà comunali italiane, con l’obiettivo di formare un organo in grado di accomunare tutti i gruppi dello Stato.
“Questi momenti sono fondamentali per la Sardegna”, dichiara Gian Luca Atzori, coordinatore regionale delle consulte sarde, “La transizione ecologica porterà miliardi di risorse e milioni di posti di lavoro in Italia, di cui 112 mila sull’isola. La gran parte di questi sono destinati ai giovani e alle nuove competenze e potrebbero rappresentare l’ultima opportunità per invertire spopolamento e invecchiamento. Per questo il mondo giovanile deve farsi trovare pronto ed in grado di non perdere questa sfida. A maggior ragione è importante che le istituzioni capiscano che non c’è più tempo, che è necessaria una riforma al più presto, una riforma che non viene fatta da 25 anni e che può essere una guida anche per il governo nazionale. Per questo ringraziamo di cuore tutte le istituzioni che hanno partecipato, sia comunali e sia regionali”.
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