di Gian Luigi Pittau
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All’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” da quasi un anno la risonanza magnetica è praticamente ferma con grandi disagi per i pazienti ricoverati ed è giallo sulle attività del reparto di ortopedia: per il sistema informatico dell’Ats in tutto nel 2017 sarebbero state fatte solo 17 visite, mentre in realtà le prestazioni ambulatoriali erogate nel reparto, diretto da Giulio Sorrentino, sono state ben 6360.
Un’anomalia assurda che non rende merito al lavoro quotidiano degli otto chirurghi (affiancati dagli infermieri e dagli operatori socio-sanitari) che hanno accumulato un gran numero di ore di straordinario che non saranno mai pagate e che hanno tantissime ore di ferie in arretrato.
E ad essere vittima dei meccanismi della burocrazia è proprio la radiologia in cui c’è una grave carenza di tecnici e dove si trova una modernissima risonanza magnetica ferma da tempo come ha ricordato di fronte alla commissione regionale alla sanità il medico Raffaele Scarinci, responsabile del servizio di radiologia: «Il 5 settembre del 2018 abbiamo fatto una richiesta all’Ats chiedendo l’intervento per ristabilire nei locali che ospitano la risonanza magnetica le idonee condizioni termoidromediche. In sostanza per un eccesso di umidità le condizioni per l’utilizzo della risonanza sono fuori norma, ma fino ad oggi nessuno ci ha risposto».
E a denunciare la mostruosità della burocrazia ci ha pensato anche Giulio Sorrentino, primario del reparto di ortopedia: «Non sappiamo il motivo ma nel sistema dell’Ats nel 2017 risultavano solo 17 visite ambulatoriali in un anno mentre ne abbiamo fatte 6360. Solo in questi primi mesi del 2019 abbiamo effettuato 500 interventi chirurgici con otto chirurghi (ne mancano due). Inoltre nel 2017, anno di ristrutturazione delle sale operatorie, abbiamo fatto 665 interventi chirurgici e 739 ricoveri».
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