di Dario Frau
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Avranno inizio martedì 27 con il taglio de s’abiu, i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista. Le verdi frasche e i rami che addobberanno i caratteristici carri che sfileranno per le vie del paese, il 28 e il 29, giornata clou della festa, sono una componente essenziale della tradizione che lega la religiosità, la leggenda e la storia della comunità pabillonese verso San Giovanni Battista. Una festa importante per il paese, ricca di legami comunitari, dove la religione si mischia al profano, al sociale, all’economia agricola di questo centro abitato.
Il comitato dei cinquantenni, con il presidente Armando Colombo e la parrocchia, con il parroco don Luca Pittau, hanno programmato le iniziative con largo anticipo, per garantire la buona riuscita della festa, tanto sentita dalla popolazione. Ricco il programma predisposto dagli organizzatori per i festeggiamenti che dureranno cinque giorni, dal 27 al 31 agosto. Una novità, quest’anno, riguarda lo svolgimento di tutte le manifestazioni civili, che come indicato nella locandina del programma, si terranno “per ragioni di sicurezza, in Piazza di Fatima”. Una variazione precisata anche dal presidente del comitato Armando Colombo: “Quest’anno, con nostro malincuore, la festa di San Giovanni Battista cambia il luogo dei festeggiamenti civili. Rispettiamo le norme vigenti che per ragioni di sicurezza, ci portano a spostare le manifestazioni nella Piazza di Fatima che con i suoi spazi ci permetterà di accogliere al meglio la popolazione e i turisti. Il comitato ringrazia tutta la popolazione, le attività commerciali e tutte le persone che si sono prodigate per la buona riuscita della festa e in modo particolare il parroco Don Luca, che in questi anni è stato sempre presente “.
Nel centro storico, dove è edificata l’antica chiesetta dedicata al santo, si terranno, invece, soltanto le celebrazione religiose per onorare il santo protettore della comunità.
La devozione dei pabillonesi verso San Giovanni Battista è molto antica ed è legata, infatti, a questo edificio sacro, in stile romanico, che risale al sec. XIII. L’importanza della festa, nel passato, è menzionata anche dallo scrittore V. Angius (1797-1862) che mette in evidenza: “le feste principali con intervento di forestieri, pubbliche ricreazioni e corsa di barberi, (corsa di cavalli) sono per la natività e decollazione di San Giovanni Battista…”. Da segnalare anche la significativa partecipazione del popolo e l’importanza dell’area del centro storico dove veniva festeggiato il santo, tanto che nel 1839, “intorno alla chiesa di San Giovanni, il rettore Ignazio Soru, rinnovò le loggette per botteghe di rivenditori delle annuali feste”. L’intervento del rettore/parroco di allora, per il restauro di queste botteghe o cumbesias, testimonia come la venerazione verso san Giovanni fosse particolarmente significativa e l’area accogliesse, nei giorni di festa, tanti fedeli, tra cui anche molti forestieri per assistere, non solo ai riti religiosi, ma anche per partecipare alle manifestazioni civili con importanti eventi comunitari. La venerazione verso san Giovanni è legata anche alla storia e alla leggenda, in quanto esso è ritenuto anche il “salvatore” del paese.
Pabillonis, tra il 1400 e il 1500, insieme ai paesi vicini (Terralba, San Nicolò D’Arcidano, Mogoro, Bonorzuli (distrutto nell’Alto Medioevo), Uras, San Gavino e Gonnosfanadga, era soggetto alle incursioni dei Mauri o Saraceni d’Africa. Gli abitati di Santu Sciori e Domu e Campu, furono distrutti, però, anche in epoche precedenti, tanto che la popolazione residua si trasferì al di là del fiume Bellu, realizzando un altro nucleo abitativo ed edificando anche la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista. Ma neppure qui, nel nuovo centro, erano al sicuro. Lo storico Angius riferisce infatti, che Pabillonis continuò a subire gli assalti di questi predoni e nell’anno 1527, assieme a San Gavino e Mogoro, si salvò più che altro, poiché questi barbareschi, ubriachi e stanchi del saccheggio effettuato il giorno prima a Terralba e Arcidano e da un violento temporale, scoppiato nella notte, decisero di tornare nelle loro navi ancorate a Marceddì. Diversa fu la sorte nell’anno 1584, dove“ i corsari africani entrati nel porto di Marcellino, avanzarono verso il paese di Pavillonis, lo invasero , saccheggiarono tutte le case, appiccarono il fuoco, e tornarono sulle navi con una parte del popolo; della restante, i vecchi e malati furono massacrati, gli altri si ricoverarono in Guspini e in San Gavino…” , scrive Vittorio Angius, che sullo stesso avvenimento narra anche “...una parte dei popolani poté salvarsi colla fuga, gli altri, vedendosi stretti dai barbari, si ritirarono nella chiesa, e dal campanile e dal tetto combatterono per molte ore, sperando di esser soccorsi dalle genti dei prossimi paesi, ma prima che comparissero i desiderati liberatori, la masnada barbarica espugnava la chiesa, legava in grandi funate i prodi con le persone imbelli…”.
Fin qui le fonti e le testimonianze storiche, la leggenda tramanda, però, verosimilmente, che durante questo assalto, una parte degli abitanti riuscì a nascondersi in mezzo alla fitta vegetazione costituita da boschi di “abiu” (vegetale appartenente alla famiglia “Alnus glutinosa”) che crescevano rigogliosi sul fiume Riu Bellu e qui grazie al riparo di questa fitta vegetazione, e alle invocazioni d’aiuto verso San Giovanni Battista, i rifugiati si salvarono. Da questi fatti e leggende, ha origine, forse, la suggestiva tradizione de is carrus de s’abiu in onore di San Giovanni Battista che sfilano, il 28 agosto, e il 29 agosto, giorno della festa, con il simulacro portato in processione, accompagnato da carri addobati (oggi anche da trattori) con le frasche de “s’abiu” e rivestiti di tappeti preziosi e di strumenti agricoli. Is carrus de s’abiu richiamano una folla di devoti anche dai paesi vicini e numerosi turisti. Per mantenere questa tradizione, il comitato della classe ‘74, non si è risparmiato e insieme alla parrocchia, con la collaborazione del comune, la Protezione Civile, la Pro Loco, la coop. Crove Verde e il contributo della cittadinanza oltre ai vari sponsor, ha predisposto un ricco programma con cinque giorni di manifestazioni.
PROGRAMMA RELIGIOSO
MERCOLEDÌ 28
Alle 8,30 e 18, S. Messa presso la Chiesa di San Giovanni.
Alle 18/18,30, partenza della sfilata dalla piazza di Fatima, de Is Carrus de s’Abiu, con la partecipazione del gruppo folk di Santa Juanni e altri gruppi folk, con il percorso: Chiesa Madonna di Fatima, Via Padre Kolbe, Via Umberto, Via Sardegna, Via Sassari, Via Vittorio Emanuele, Via Santa Maria, Via San Giovanni, Chiesa San Giovanni. Benedizione dei Carri, Via Roma, Via Cavallotti Via Cagliari, Via Torino, Via Bologna, Via Sardegna, Via Nuna-Via Sarta, Via Argiolas, Via Foscolo, Piazza Madonna di Fatima.
GIOVEDI 29 – FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Alle 8, S. Messa presso la Chiesa di San Giovanni; alle 10, Processione con le Launeddas e fisarmonica del Gruppo Nodas Antigas di San Gavino Monreale, la partecipazione della Protezione civile, i comitati del paese, il gruppo Folk Santu Juanni e altri gruppi folk, le confraternite, le prioresse, che con il giogo dei buoi accompagneranno il Simulacro di San Giovanni Battista per le vie del paese: Piazza San Giovanni, via Roma, via Su Pardu, via Venezia, via Napoli, via Genova, via Villacidro, via Dante, via Petrarca, Chiesa di Fatima, via Carducci, via Vittorio Emanuele, via Santa Maria, chiesa della Beata Vergine della Neve.
Alle 11, Messa solenne nella chiesa Parrocchiale della Beata Vergine della Neve, dopo il rito, il santo verrà accompagnato nella chiesetta di San Giovanni.
PROGRAMMA CIVILE
MARTEDÌ 27
Alle 10,30, partenza dallo “spiazzo sterrato”, per il taglio della legna in territorio di Arbus. Al rientro, nel pomeriggio, sfilata per le vie del paese con la benedizione della legna in piazza San Giovanni. Alle 22, serata musicale con i Tereza’s fake quartet &Mairitziu, e il gruppo “Buenaventura”, a seguire Dj set Marras.
MERCOLEDI 28
Alle 22, musica e risate con lo show del cabarettista “Nicola Cancedda”.
GIOVEDÌ 29 – FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Direttamente dallo Zoo di 105 il Dj Paolo Noise, con le ballerine e la musica dance di Passione 490.
VENERDI 30
Alle 22, premiazioni dei Carrus de s’Abiu; spettacolo con la band FreeVival, a seguire, spettacolo pirotecnico della ditta Magic Stars di Colombo Armando
SABATO 31
Alle 20, giochi con gonfiabili; alle 22 musica con Dj Norman di Radio Super Sound; estrazione biglietti vincitori della Sottoscrizione a premi San Giovanni Battista, a seguire Dj Norman che verrà accompagnato dalla vocalist Ester e dalle sue cubiste.
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