di Dario Frau
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GlamLabor, nel suo concetto essenziale, indica un lavoro incantevole, affascinante, attraente e anche seducente che ispira ordine e razionalità. In effetti è un’attività che gratifica gli esecutori, ma nello stesso tempo e, soprattutto, soddisfa i fruitori e i beneficiari di questo tipo di servizi/o.
Un connubio di benessere reciproco, quasi una filosofia di vita fantastica o un’utopia fuori da ogni concretezza, si direbbe, eppure è realtà: una professione sempre più diffusa e importante nel mondo contemporaneo, come chiarisce chi si occupa di questo tipo di lavoro. «Con GlamLabor, aiutiamo le persone a rinunciare al superfluo per godere dell’armonia che un ambiente ordinato può regalare, con l’integrazione, a volte, di supporti come pareti verdi che intensificano il piacevole stato di benessere», spiega Roberta Lambroni, giovane imprenditrice, sposata e madre di una bimba che ha scommesso su GlamLabor per mettere in atto questo progetto. Roberta è una persona attiva, positiva, che emana tanta empatia: caratteristiche che ispirano fiducia nei clienti e indispensabili in questo tipo lavoro. Una sfida per la giovane mamma, un lavoro in cui crede anche se le difficoltà non mancano, ma con la consapevolezza, grazie alle sue esperienze del passato e alle sue competenze, di poter offrire un servizio altamente qualificato, sia tra le mura domestiche che negli uffici e settori commerciali dove occorre un tocco in più, per renderli fruibili e migliori. Un settore di servizi che si sta sempre più diffondendo nella società contemporanea.
Ma di quale attività si tratta in particolare?
«GlamLabor si occupa del riordino e\o della riorganizzazione di piccoli spazi e creazione e installazione di pareti di verde stabilizzato e\o artificiale. Gli ambienti che curiamo sono: studi, armadi, cabine armadio, dispense e sgabuzzini, lavanderie, garage etc… tutti piccoli ambienti, a volte trascurati per il poco tempo libero, a volte per l’accumulo di utensili e oggetti a noi cari ma, che trascorsi diversi anni poi dimentichiamo anche di possedere», precisa l’imprenditrice.
Qualcuno potrebbe pensare di azioni scontate e invece no, poiché, nelle case, spesso, per tanti motivi, non si riesce a razionalizzare gli spazi, a sistemare gli oggetti e i mobili e spesso manca il tempo e, forse, mancano anche le idee e la “voglia”. A trovare la soluzione più razionale, in questo caso, ci pensa l’attività di Roberta. «Via il disordine e la confusione», è il primo pensiero che le passa per la testa, alla vista di certi situazioni. Un colpo d’occhio le basta, per capire come intervenire: pochi cambiamenti in alcuni casi; radicali in altri e, in certe situazioni anche l’apporto di semplici arredi che risolvono la penuria di spazi per sistemare tanti oggetti, che ammucchiati e in disordine, rendono un ambiente, oltre che disadorno anche, e soprattutto, poco fruibile che portano allo stress e alla perdita di tempo. Ma anche l’estetica vuole la sua parte in un ambiente domestico, ecco dunque le pareti e i soffitti trasformati in suggestivi spazi con il verde stabilizzato e\o artificiale e il posizionamento di alcuni oggetti che possono rivitalizzare gli ambienti e donare uno stile di arredo semplice, ma anche elegante, nello stesso tempo. Gli interventi già realizzati in alcune case, hanno lasciato estasiasti i clienti per la trasformazione avvenuta! In effetti, la casa è il rifugio dopo lo stress di una giornata lavorativa, un nido accogliente e distensivo di cui godere nei momenti di riposo e di rilassamento. Roberta in tutto questo, è una professionista: osserva, prende appunti, ascolta il padrone/a di casa, discute, spiega e consiglia: alla fine trova la soluzione e il problema viene risolto.
Quando ha capito di avere queste abilità?
«In realtà da sempre, ma quando ho iniziato a lavorare come commessa, nel 1999, ho raggiunto una maggior consapevolezza. Poi mi son accorta, seguendo dei programmi televisivi e dei professionisti sul web, che poteva essere una professione».
La scelta di Roberta Lambroni è una sfida, ma anche la consapevolezza di possedere una solida formazione sia tecnica e culturale (diploma di geometra) sia caratteriale: elementi indispensabili, per affrontare questa specifica attività. «Ho una grande predisposizione per l’ascolto delle esigenze altrui: le diverse esperienze prima, come commessa, in un negozio di arredo e complementi d’arredo, poi nell’abbigliamento e calzature, dove il rapporto con il cliente è importante, sono state indispensabili. Molto utili e fondamentali anche la cura, l’ordine e la pulizia nell’organizzazione del negozio e del magazzino. Tutto questo, inoltre, è stato completato con esperienza come segretaria di azienda: qui ho imparato a utilizzare il pc in maniera più professionale e precisa», puntualizza Roberta.
Elementi formativi che sono stati molto utili nell’approccio lavorativo, dove bisogna essere, chiari e precisi: “per questo motivo, con l’ausilio di un’ immagine tridimensionale, il cliente riesce virtualmente a vedere ciò che io ho immaginato entrando nelle loro stanze…poi miglioriamo insieme il tutto, in base alle esigenze e cosi diventiamo una squadra. e le persone si sentono artefici, quanto me, del progetto”. In questa nuova sfida, però, non tutto è semplice e lineare: i problemi e gli ostacoli ci sono, anche se vanno affrontati con determinazione, come ci fa capire Roberta: «Questo progetto è nato per dare nuove possibilità di lavoro a me e mia sorella Giorgia: la sua collaborazione è molto importante, perché potremmo dare ulteriori sevizi, anche virtuali, nell’organizzazione delle pagine social, siti web, e-commerce, grazie alla sua preparazione e grandi capacità nel settore. Purtroppo, per il momento, questo rapporto è rinviato, a causa dell’esito negativo per un bando relativo all’imprenditoria femminile a cui ho partecipato, ma conto, entro febbraio, d’inserirla in azienda. L’aspetto finanziario è fondamentale non lo nascondo, ma se avessi aspettato ancora ad aprire la partita Iva, avrei rinunciato ancora una volta…».
Un lavoro nuovo è stato detto, che deve vincere ancora, per certi versi, alcune diffidenze. «La sfida è vincere la mentalità, quella sarda, di riservatezza che non sempre permette l’accesso nei propri spazi domestici più intimi. La prima cosa è spiegare che una persona “estranea” potrebbe, con semplici consigli e con una consulenza, sempre gratuita, presentando anche un progetto bidimensionale e tridimensionale di uno spazio, fornire assistenza nel decluttering (la scelta di cosa lasciar andare e cosa tenere)” e regalare ordine e benessere: devo constatare che è una strategia vincente e sta facendo breccia in questa “riservatezza”», spiega Roberta.
Quali supporti e strumenti ritieni ti siano stati utili in questa attività?
«Uno strumento validissimo, e oggi fondamentale per aprire la propria finestra al mondo, mi è stato donato da Giorgia: il sito web, www.glamlabor.com, che si sta dimostrando importantissimo per far conoscere l’azienda oltre ai contatti telefonici 39 3792381804»
Qual apprezzamenti e risultati ha avuto per le sue creazioni?
«Al momento, seppur la ditta sia giovane, ha appena sei mesi, nel riordino di alcuni armadi e di alcuni spazi multifunzionali: lavanderia-dispensa, arredo e allestimento di cabina armadio, lavanderia e dispensa, le prestazioni fornite», sottolinea l’imprenditrice, «hanno riscosso inaspettati successi; devo sottolineare il particolare apprezzamento nella personalizzazione di alcuni ambienti con la applicazione di verde verticale, in collaborazione con un azienda che si occupa di prati sintetici ricevendo sempre il consenso compiaciuto del cliente che si aspettava molto meno di ciò che poi è stato il risultato finale».
Nonostante l’attività della GlamLabor sia recente, i desideri e i programmi futuri sono ben chiari, per la giovane imprenditrice. «Le aspirazioni sono tante: la prima sicuramente, come già detto, è quella di formare un team con mia sorella Giorgia; sarebbe fantastico anche dar del lavoro a qualche persona del mio paese; soddisfare a pieno, ogni volta, le aspettative del cliente. Un desiderio: vorrei inoltre, che i giovani del mio paese e non solo, apprezzassero accogliessero il mio messaggio: “chiunque abbia un sogno, anche il più bislacco, non tenetevi il rimorso di non aver provato, potrebbe andare bene se non benissimo: con me ha funzionato».
Ma Roberta non dimentica anche chi l’ha aiutata in questa avventura. «Ho raggiunto il primo obiettivo grazie all’incoraggiamento della mia famiglia, marito, figlia, mamma e fratelli, ma anche grazie a chi storceva il naso quando raccontavo le mie intenzioni…mi hanno aiutato a essere ancor più perseverante nel realizzare questa sfida!».
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