di Dario Frau
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«Della ceramica mi piace la possibilità di creare da un semplice pezzo di terra qualcosa di meraviglioso».
In queste poche parole di Andrea Floris, l’artista o artigiana, come preferisce essere definita, è racchiuso il leit motiv che l’ha motivata ad avviare un’attività che le sta procurando tantissima soddisfazione e riconoscimenti e mille gratificazioni.
Ormai il suo marchio Fló Ceramics si sta affermando in tutta l’Isola e le vetrine di negozi più famosi espongono le sue creazioni.
Un’abilità e una notorietà arrivata improvvisamente e in pochissimo tempo?
«Non proprio», spiega Andrea che descrive in modo semplice, ma chiaro, il suo “curriculum” formativo. «Il mio percorso scolastico non è stato particolarmente brillante, ma neanche catastrofico: ho sempre fatto il minimo e di questo me ne pento, ma la passione per l’arte ha sempre fatto parte della mia vita. Avevo 4 anni quando ho iniziato a ballare in una scuola di danza fino al periodo dell’adolescenza, ma ho sempre sperimentato anche altre forme d’arte come il disegno e il ricamo», rivela l’artista.
L’adolescente dopo la scuola media diventa giovane studentessa e dopo il diploma di maturità alle superiori, come tanti studenti, si è chiesta: “che fare?”.
Un interrogativo che mille ragazzi si pongono in questa fase particolare della propria vita: un bivio dove è difficile prendere decisioni, come è capitato ad Andrea. «Finita la scuola superiore non sapevo cosa fare per costruire il mio futuro, ero molto demoralizzata. Dopo aver fatto visita a un laboratorio di ceramica del mio paese, mi ricordo che tornai a casa che mi brillavano gli occhi poiché avevo finalmente trovato la mia strada futura: il percorso artistico».
Piano, piano aumenta anche la passione e quella voglia di guardare sempre avanti e di vincere tutte le difficoltà. Andrea è sempre stata determinata e ha affrontato tutto, con impegno e caparbietà, «la passione è nata con il tempo e con la consapevolezza anche di essere cresciuta in un paese con una forte tradizione per la ceramica, famosa nei secoli, e quella attuale con laboratori che producono prodotti moderni e che fino a qualche anno fa, non avevo dato molta importanza», spiega Andrea. È stato proprio uno di questi laboratori, che le hanno fornito i segreti della tecnica della lavorazione della ceramica.
«La mia maestra è stata Mimma, un’artigiana del mio paese. Mi ha accolto nel suo laboratorio e con estrema generosità mi ha insegnato le basi di questo mestiere», confida la giovane artista. L’inizio però non è stato facile, ma la passione e la determinazione hanno prevalso sugli ostacoli e le avversità di questo percorso lavorativo, come precisa ancora: «In effetti, le difficoltà non sono mancate, a cominciare dall’acquisto dell’attrezzatura, le materie prime e il forno hanno richiesto un importante investimento finanziario, inoltre ero molto inesperta, quindi i primi anni sono stati pieni di esperimenti ed errori, ma non mi sono scoraggiata». In effetti tutto questo appartiene al passato, «devo dire, infatti, che le cose stanno andando per il verso giusto. Con impegno e dedizione ogni anno va meglio, e piano, piano il mio progetto cresce», confessa l’artigiana.
E così, dal laboratorio ubicato in un locale dell’abitazione di famiglia i pezzi/oggetti artistici, una volta realizzati, sono pronti per essere presentati nelle vetrine di tanti negozi dell’Isola. «Oggi le mie ceramiche sono disponibili in vari negozi in giro per la Sardegna da Cagliari a Olbia, e da un po’ di tempo anche a Ferrara, inoltre dall’anno scorso, dopo aver aperto la partita IVA, ho anche il mio shop online Flò Ceramics e spesso partecipo a mostre ad eventi», spiega Andrea.
La ceramista di Pabillonis è consapevole della maturità e dell’esperienza raggiunta in questi anni: «Ho iniziato a produrre nel 2018, anno dopo anno sono cresciuta professionalmente e posso dire che oggi mi ritengo soddisfatta degli obbiettivi raggiunti, ovviamente non è un punto di arrivo, ma punto sempre a fare meglio e a espandere la mia attività».
Le ceramiche di Andrea Floris, in effetti, sono frutto di tanto lavoro ed esperienza e di un lavoro certosino, fatto a mano e con l’utilizzo di pochi strumenti che alla fine rendono le creazioni uniche e originali e tanto apprezzate ovunque vengano presentate. «Devo dire che è sempre sorprendente e bello vedere da parte delle persone, entusiasmo e ammirazione per quello che faccio», confessa l’artigiana che mette in risalto anche il motivo ispiratore delle sue creazioni e l’amore per la sua terra, «quando realizzo oggetti/gioielli che si ispirano alle tradizioni della Sardegna sento sempre un qualcosa in più. I pezzi forti sono sicuramente i tentacoli e tutte quelle creazioni che parlano di questa bellissima terra».
In effetti sono tanti gli oggetti, ma anche i “gioielli” che evidenziano pochi colori, ma molto accesi e con uno stile moderno che non rinuncia alla tradizione: un appagamento introspettivo con la consapevolezza culturale di un lavoro che va fuori da ogni schema precostituito, ma che Andrea realizza con una profonda energia interiore: «della ceramica mi piace la possibilità di creare da un semplice pezzo di terra qualcosa di meraviglioso». Ecco dunque gli orecchini che molti scambiano per madreperla o avorio e invece è “semplice” ceramica, finemente lavorata così come tanti altri pezzi-capolavoro realizzati da Andrea.
Progetti per il futuro?
«Ho l’obbiettivo di continuare con impegno e costanza questa strada cercando di migliorarmi e far crescere sempre di più il mio progetto artigianale», risponde fiduciosa la giovane artigiana.
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