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Economia & Lavoro

Pabillonis, il giovane stilista Edoardo Melis al Fashion Around The World per la sua prima collezione 

Edoardo Melis con la maestra Anna Lisa Cauli
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di Dario Frau
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È stato un debutto con successo la prima collezione presentata da Edoardo Melis al Concorso Nazionale per Stilisti Emergenti che si è tenuto il 22 luglio nel comune di Calci, in Toscana. Un evento significativo per il giovane sardo di Pabillonis che ha potuto esprimere la sua passione per la moda, facendo il salto di qualità in questa esperienza oltre Tirreno.

È stato un importante confronto con tanti talenti dove nella piazza Garibaldi, si è tenuto Fashion Around The World, XII edizione del Concorso nazionale per stilisti emergenti, organizzato dal Centro Formazione Moda. Oltre 40 stilisti, provenienti da Lombardia, Liguria, Veneto, Sardegna e Toscana, si sono “sfidati” per il miglior abito, per il miglior bozzetto, per il miglior prodotto sartoriale e per il premio della critica. Edoardo era tra questi e oltretutto da protagonista! Sedici anni appena compiuti, le sue creazioni hanno destato l’interesse, la curiosità e gli applausi del pubblico e soprattutto gli apprezzamenti e l’elogio della commissione dei giudici (e degli addetti ai lavori presenti lati della passerella.

Edoardo Melis con le modelle

Un esordio, dunque, che ha premiato e sancito il lungo lavoro e una passione iniziata, alcuni anni fa, tra i banchi di scuola. “Oltre essere bravo in tutte le materie aveva particolari doti/abilità nel disegno: figure di abiti di ogni tipo, soprattutto femminili, rappresentati in ogni foggia erano la sua caratteristica”, fanno notare le docenti. Già allora le insegnanti avevano notato queste qualità, e la scelta di iscriversi dopo il diploma all’Istituto Buonarroti di Guspini/Serramanna nell’indirizzo Sistema Moda, era stata una pura formalità per Edoardo: il suo talento artistico poteva esprimersi in un settore a lui congeniale. Ormai giunto al secondo anno, è pienamente integrato nella scuola e benvoluto, sia dai compagni che dagli insegnanti. La sua passione si evidenzia nel suo studio/atelier ricavato nella casa di famiglia: disegni, bozzetti, modellini in carta e ritagli di stoffe, parlano di moda e di meticolosità nella ricerca, con tante ore di lavoro per raggiungere il suo obiettivo: diventare stilista. Ma non solo, Edoardo ha capito che l’impegno e lo studio da autodidatta non bastava: ecco dunque la frequenza del Corso di Centro Formazione Moda con sede a San Prospero (Pisa).

La fortuna di avere una sede staccata a Villacidro, ha permesso ad Edoardo, sia di frequentare la scuola di moda che le lezioni all’Istituto Buonarroti. Nei mesi del corso, il giovane ha acquisito e perfezionato il settore Taglio e Cucito, grazie alla maestra Annalisa Cauli, conseguendo il massimo dei voti 30/30, sia nella teoria che nella pratica nell’esame che Edoardo ha sostenuto, in Toscana, il giorno prima della sfilata dove gli è stato consegnato il diploma. Un allievo modello  che la docente ha creduto in lui, ha voluto seguirlo anche nella sfilata di Fashion Around The World. Il suo percorso futuro è tracciato e la moda è la via maestra da seguire, dove già dimostra competenze e una certa sicurezza nonostante i sedici anni appena compiuti, come ha dimostrato dietro le quinte, tra le modelle, prima della passerella. Qui Edoardo ha preparato le sue creazioni per la sfilata, suggerendo gli ultimi ritocchi, e i momenti della metamorfosi del cambio d’abito, in passerella, per far capire il suo messaggio delle sue “creature”, fatte di tessuti preziosi e costosi. Il tema delle sue creazioni, è stato “Libertà e cultura”, e come ha illustrato la presentatrice, nel palco: “La collezione é un auspicio alla conquista della parità tra uomo e donna”.

Un annuncio e un programma ben riuscito, alla fine. Tre gli abiti presentati. Il primo “Mammai”, in panno rosso è una rivisitazione dell’abito tradizionale di Desulo, simbolo del matriarcato in Sardegna. È l’unico dove non sono avvenuti cambi in scena: il termine Mammai, in sardo racchiude, d’altronde, il senso di protezione della prole, ma anche una figura di rispetto, con la consapevolezza di avere un ruolo, sia dentro la famiglia sia nell’ambito sociale della comunità: alla pari con il maschio. Il secondo abito, “Libera”, costituito da una tunica nera che rappresenta la costrizione della donna in diverse culture del Medioriente, ma, con l’abilità e la professionalità della modella, lo stilista è riuscito a presentare una metamorfosi, dove  la donna ricerca la sua libertà, la sua autonomia: ecco quindi, che tolta la tunica nera, appare un tubino nude con paillettes, adornato da uno scollo morbido e uno spacco posteriore, senza l’oppressione della tunica che neutralizzava la femminilità. Ancora una trasformazione anche nel terzo abito dal titolo “Conquista”. “In voile verde colore dell’ossidazione del rame l’abito superiore si ispira alla statua della libertà. Tolto questo, internamente un tubino in jersey nero luccicante con scollo all’americana e strascico. Esso simboleggia lo skyline di New York teatro di grande disparità di genere nel mondo lavorativo” spiega Edoardo.

Alla fine le riflessioni e i ringraziamenti, Edoardo le affida alla pagina di facebook: “Si è conclusa la mia prima sfilata, le emozioni sono state tante ed essere arrivato 4 su 23 proposte mi rende orgoglioso. Ringrazio la mia maestra Anna Lisa Cauli che mi ha supportato e sopportato in questo percorso e naturalmente un ringraziamento speciale alla mia famiglia a tutti i miei zii acquisiti, a tutte le persone che mi hanno sostenuto, compreso l’Istituto Buonarroti di Serramanna”.

RIPRODUZIONE RISERVATA
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