di Dario Frau
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Fino a sessant’anni fa era il banditore che dava le notizie in vari punti del paese. Con sa ‘Trombitta’ di ottone, in bicicletta, si recava nei vari crocicchi per annunciare le comunicazioni più importanti: da quelli commerciali, alle disposizioni comunali o a quelle dello Stato.
La velocità dell’informazione era relativa, sicuramente differente da oggi. Ora sono i mass media e la rete internet, con tempistica impressionante, a fornire alle persone le notizie in pochi secondi.
Il tema più importante in questo periodo è il Coronavirus, contagi, ricoveri, mortalità guarigioni, quarantena sono vocaboli che ci tempestano in ogni momento. Così è stata anche la notizia del decreto del Consiglio dei Ministri relativo alle chiusure delle scuole.
Una notizia che in un battibaleno (oltre alle problematiche della malattia) ha scombussolato le famiglie che hanno tempestato di telefonate i cellulari delle maestre per sapere che fare.
La risposta delle insegnanti è stata adeguata alla velocità dell’informazione: per quanto possibile è stata data una risposta concreta e reale. Lo stesso giorno le insegnanti della Primaria, hanno organizzato una serie di attività, per i ragazzi rimasti a casa tenendo conto, soprattutto, della mancanza di strumenti multimediali in possesso delle famiglie, così come espresso nella seguente riflessione delle maestre di via Boccaccio.
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