Mostre etnografiche e artistiche in esposizione
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di Dario Frau
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Tutto è pronto per l’edizione Monumenti Aperti 2025. Sabato alle 16, avrà inizio la manifestazione che presenterà il territorio, le bellezze storiche, artistiche, architettoniche ed ambientali, le tradizioni del passato e la realtà del presente.
Con la partecipazione del Comune, dell’Istituto Comprensivo, la Parrocchia Beata Vergine della Neve, il Sistema Bibliotecario Provinciale Monte Linas, il Gruppo Folk Santu Juanni, l’associazione Officine Sonore, oltre che con la collaborazione di privati cittadini, sarà possibile scoprire quanto il paese offre ai visitatori. Tra i siti e i monumenti inseriti nel programma: la chiesa B. V. della Neve del XVI; di San Giovanni Battista sec. XIV , Madonna di Fatima; Casa Museo di vico Tasso; l’ antica casa padronale “Palazzo Cherchi”, ricca di un patrimonio etnografico del passato; il monumento Is Pingiadas, realizzato nel 1985, che rappresenta il simbolo degli antichi pentolai di Pabillonis, conosciuto in Sardegna con l’appellativo di “sa bidda de is pingiadas”.
Legato a questo tipo di arte, è significativa anche la visita alla bottega artigiana della ceramista Mimma. La manifestazione presenta anche l’“Esposizione Artistica di Carla Colombo al Campidano Coffee & Bar Via Cesare Battisti. Tra i siti archeologici: Fonte Romana “Sa Mitza”, Nuraxi Fenu e Necropoli S’ena e su Zimini; Parco Archeologico Pabillonis; Nuraghe “Santu Sciori”, Ponte “Sa Baronessa”, Chiesa San Lussorio. Una novità per questa edizione, inoltre, è la Mostra Bibliografica “Saludi e Trigu” dove viene presentato “Il grano, elemento fondamentale di sopravvivenza e simbolo di buon auspicio nella storia e nella tradizione sarda”, promossa dal Sistema bibliotecario Monte Linas.

Sempre nei locali del Cas di via Su Riuddu è stata allestita la Mostra etnografica “L’arte dell’intreccio”: Pabillonis presenta i suoi artigiani e la sua tradizione, con esposizione, di materiale fotografico, biografie e una ricca collezione di antichi e recenti manufatti: scatteddus, cadinus, cestini, cibirus, e stoias… oltre a su strexu ‘e fenu, con una preziosa raccolta di antiche poinas, crobis e cannisteddus, alcuni risalenti anche a oltre cento anni fa. Nei due giorni inoltre, saranno presenti alcuni artigiani che realizzeranno alcuni manufatti.
I monumenti saranno visitabili sabato, dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20
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