di Dario Frau
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Il paese ama la musica. Dal gran numero di spettatori presenti al concerto di chitarra che si è tenuto l’otto agosto scorso, nel centro di Aggregazione Sociale di via Su Rieddu, si rimarca, in effetti, questa constatazione. Sarà forse, il nome degli artisti come Marco Meloni e di Yasuaki Hiura, entrambi di fama internazionale e la partecipazione del giovane chitarrista locale, Jacopo Atzori che si sono esibiti con grande maestria, o forse il desiderio di partecipare ad un evento culturale di spessore, non frequente in paese, la ragione di tanta partecipazione? In ogni caso, “successo è stato”, e per giunta, senza predisporre una grande campagna pubblicitaria.
«La comunicazione è stata fatta con i media, invitando le persone anche con il passa parola, alla fine gli ottanta spettatori presenti hanno ascoltato con interesse e concentrazione, di solito l’attenzione per un concerto di chitarra dura circa 1 ora, il pubblico di Pabillonis dopo due ore era ancora attento e interessato», fa presente il maestro Meloni.
Un riscontro, dunque, che conferma quanto la musica sia importante per la crescita personale, sociale e comunitaria, anche nei piccoli comuni, e quanto, spesso, i preconcetti sono inopportuni. Il maestro crede in tutto questo e l’approccio verso la musica diventa per lui, quasi una missione da far conoscere e apprezzare.
«Con l’iniziativa “Last minute concerts” ho deciso di portare in giro dei concerti in quasi tutti i comuni sardi, dove presento la mia esperienza di professore, maestro di chitarra e concertista internazionale e condivido l’arte con le persone, poiché credo che ognuno di noi, ha la capacità di recepire e di crescere attraverso l’arte, che sia la musica o la letteratura… Questa abilità e capacità quindi non deve essere retaggio solo di coloro che hanno avuto la fortuna familiare di avere particolari opportunità, ma per tutti, e molto spesso sono stato sorpreso che certe persone di umile estrazione sociale siano molto ricettive e scoprono di avere delle qualità e del talento con i quali possono crescere e realizzarsi», spiega ancora da insegnante prof. Marco Meloni.
A conferma di quanta passione dimostra il maestro per la musica e la chitarra in particolare, è riscontrabile nel suo programma. «Il festival si propone di divulgare la cultura della musica chitarristica coinvolgendo anche musicisti che ospito a casa, amici artisti e spesso gli artisti locali come ho fatto, qui in paese dove ho interessato anche Jacopo Atzori che ha suonato un brano con me e il mio amico giapponese Yuasaki», spiega ancora Meloni. Certo non è facile trovare, in questo tipo di “missione” culturale, tutti i supporti necessari, anche economici: per i concerti Last minute, dove non esiste un biglietto d’ingresso, si chiede in genere, un’offerta libera e spesso occorre appoggiarsi ad associazioni culturali: «a Pabillonis, abbiamo avuto il supporto dell’associazione Officine Sonore e la disponibilità del sindaco Riccardo Sanna che ha concesso uno spazio antistante la biblioteca comunale», sottolinea il maestro Meloni. Il concerto si è svolto con un repertorio di chitarra classica, spaziava dal Rinascimento, al Barocco, al periodo romantico, fino alla musica contemporanea che il pubblico ha seguito e apprezzato, visto anche lo spessore artistico dei chitarristi sul palco.
Figure artistiche di grande livello, in effetti, come il maestro Marco Meloni, 62 anni di San Gavino Monreale che dopo aver ricevuto le prime lezioni dal padre Celio, famoso chitarrista, si è esibito all’età di 16 anni, in un concerto pubblico. Piano piano, la sua abilità e bravura alla chitarra si evolve: ottiene il 1° premio al concorso internazionale di Artez de Bearn (Francia), studia e si perfeziona a Parigi conseguendo con lode, diversi diplomi in Musica Antica e Chitarra Classica nel 1984, Musica Barocca (chitarra), con Diploma e Perfezionamento, nel 1989-1990. Marco Meloni ha inoltre preso parte come concertista e docente a prestigiosi festival in Europa, America e Asia. A Pabillonis, al concerto Last minute si è esibito insieme a un grande artista e amico Yuasaki Hiura, direttore del più grande festival di chitarra che c’è in Giappone e uno dei più grandi dell’Asia.
«Ci siamo conosciuti in Francia 25 anni fa, dove insegnavo nel seminario internazionale di chitarra a Bordeaux, da allora è diventato un grande chitarrista, ha vinto vari concorsi e siamo rimasti amici. Viene spesso da me a San Gavino e partecipa anche ai concerti Last minute di chitarra», racconta il chitarrista di San Gavino. Per capire meglio la figura del maestro Marco Meloni e la sua inesauribile attività e passione per la musica bastano alcuni numeri: «quest’anno abbiamo fatto a San Gavino un concerto con 40 chitarristi, il più anziano aveva 70 anni il più giovane 8 anni, ma non solo, «a San Gavino, avevo una scuola di musica con 750 iscritti», precisa ancora il chitarrista.
Programmi per il futuro? «L’anno prossimo, in collaborazione con l’orchestra della scuola a indirizzo musicale (Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea) dove insegno, si sta organizzando un grande concerto dove si prevede l’arrivo di 40 allievi giapponesi: una cosa grandiosa, ho già parlato con il sindaco Riccardo Sanna per organizzarla a Santu Sciori», annuncia Marco Meloni.
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