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L'INFORMATICO SUGGERISCE

Palestre digitali, questo il futuro dell’attività fisica

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di Giovanni Angelo Pinna
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Giovanni Angelo Pinna

Negli ultimi anni il fitness e l’attività fisica si sono visti integrarsi alla tecnologia in modo sempre più importante.

Integrazioni che vanno dall’uso di APP ma anche tecnologie decisamente più avanzate (non alla portata di tutti) come, ad esempio, la crioterapia o criosauna (un luogo in cui il corpo di un atleta viene sottoposto ad una temperatura di -150° con l’intento di fare passare un dolore, curare i postumi di traumi o fratture, recuperare uno sforzo fisico).

Negli ultimi mesi si è registrata un’esplosione di App che promettono di sconfiggere la noia nell’utilizzare una cyclette o, in linea più generale, effettuare una attività fisica costante.

Una delle soluzioni sicuramente più interessanti sotto l’aspetto del coinvolgimento è stata un’App che, a seguito di importanti studi e ricerche, ha permesso di incrementare l’interesse anche verso il così detto Home Fitness (attività fisica in casa). Questo programma, apparentemente semplice e banale, punta a tenere vivo l’interesse della persona verso l’esercizio fisico stimolandolo con musica, video, serie tv ed ogni altro contenuto identificato interessante dal singolo utente e disattivandosi (quindi eliminando in automatico la fonte del piacere) non appena la persona si ferma.

Il 2020 ha registrato ben oltre 50.000 App dedicate al fitness ed alla salute con oltre 200 milioni di installazioni. In Italia si è registrato un incremento da capogiro (oltre il 64%) con un indotto totale mondiale di oltre 22 milioni di dollari. Il fatturato delle aziende Italiane che, nonostante la pandemia, si sono trovate a dover ideare una nuova forma offerta legata al mondo del fitness, stando alle statistiche riguardanti il mercato Europeo, ha registrato un importante salto in avanti dell’oltre 70% con nuove installazioni oltre il 45%.

Durante la Pandemia non poche sono state le attività che hanno chiesto un passaggio della loro attività al digitale. Chi sfruttando dirette Facebook, organizzando sedute individuali oppure di gruppo, chi investendo in nuove tecnologie fino alla creazione di veri e propri centri fitness digitali aperti 24 ore su 24.

Stando al decreto Covid, dal primo Giugno nelle zone gialle si potranno vedere riaprire le palestre.

I maggiori esperti del settore avvertono: non sarà più sufficiente rispettare protocolli di sicurezza e linee guida anti contagio ma sarà necessario, se si punta ad una ripresa, puntare ad una rimodulazione delle proposte e piani riguardanti la vera e propria attività fisica.

Studi, però, lasciano intendere che anche dopo la riapertura l’interesse verso la gestione autonoma del tempo, dell’attività fisica non cesserà tornando “alla normalità come negli anni pre covid”.

Tendenze, forti dei risultati registrati dalle App, indicano infatti che moltissime sono le persone che, pur trovando la propria palestra fisicamente chiusa, si sono ritenute soddisfatte dei servizi digitali offerti dagli stessi gestori.

Virtual Training, sarà un’altra novità del prossimo futuro.

RIPRODUZIONE RISERVATA
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