Il secondo appuntamento per il “Serramanna Music Festiva” sarà domenica 16 dicembre con l’esibizione della locale banda musicale “Giuseppe Verdi”. Direttori artistici della manifestazione sono il maestro Davide Mocci e il maestro Cristina Scalas, cagliaritani ma conosciuti fra Serramanna e Samassi in ambito scolastico nel loro ruolo di insegnanti di strumento presso l’Istituto comprensivo.
Il programma

Il palinsesto prevede l’esibizione di artisti e musicisti professionisti. Il 27 dicembre prossimo, nella sala conferenze Vico Mossa, alle 18.30, si esibiranno i giovani del Suzuki Harp Ensemble. Si tratta di 10 arpe. Originale formazione musicale curata e diretta dal maestro Tiziana Loi. La loro particolarità consiste nel fatto che i musicisti si sono formati con il metodo Suzuki del quale la Loi è l’unica abilitata in Sardegna. Questo metodo consiste nello studio degli strumenti a cominciare dalla giovanissima età, addirittura durante la crescita prescolare.

Tra le finalità di tale metodo, vi è quella di condurre i bambini, da subito, come parte attiva dell’orchestra, così da potersi confrontare con gli altri e insieme raggiungere divertimento e apprendimento. In questo contesto, si prevede anche il coinvolgimento dei genitori. Durante il concerto, si eseguiranno brani tratti dalla tradizione irlandese e dalle classiche melodie natalizie.
Per il 30 dicembre, alle 17,30 sarà la volta della Chiesa San Leonardo; soprano, basso – il serramannese Alessandro Abis – canteranno l’atmosfera del Magico Natale accompagnati da violino e pianoforte in un genere swing di colonne sonore tratti da film natalizi più amati.
Conclusione del Festival
Dulcis in fundo, serata conclusiva il 4 gennaio 2019. Nella sala consiliare, alle 18.30, si terrà un recital per duo flauto traverso e chitarra; Cristina Scalas e Davide Mocci, direttori artistici della rassegna, concluderanno la manifestazione. Quest’ultimo concerto rappresenta un viaggio fra il diciannovesimo e ventesimo secolo, esplora diversi periodi e stili musicali partendo da opere classiche di Giuliani e Carulli per arrivare a musiche più recenti con Ibert e Piazzolla.
Giovanni Contu
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