Ultimi giorni di tempo per partecipare alla prima edizione del Concorso per tesi di laurea denominato “Giarr’ ‘e janas” promosso dall’associazione culturale Salvator Angelo Spano APS, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia del Sud Sardegna e del Comune di Villacidro e con il sostegno della Fondazione Giuseppe Dessì,
La finalità è quella di valorizzare la propria documentazione d’archivio e divulgare le tematiche culturali, politiche, sociali ed ecclesiastiche connesse con l’opera e la figura di Salvator Angelo Spano.
Al concorso potranno partecipare autrici e autori che abbiano prodotto tesi di laurea triennale, magistrale o
di dottorato di ricerca in lingua italiana o in lingua sarda nel quinquennio precedente la data del bando.
Il vincitore otterrà un premio in denaro il cui importo consiste in 750 euro.
All’elaborato vincitore verrà riconosciuto un bonus aggiuntivo di 250 euro qualora lo stesso sia scrittoin lingua sarda.
I candidati dovranno inviare la domanda di partecipazione reperibile sulla pagina Facebook
dell’Associazione culturale Salvator Angelo Spano APS entro il 31 maggio 2021.
L’associazione culturale Salvator Angelo Spano nasce nel febbraio 2021 per promuovere attività e iniziative culturali sui temi e sui problemi che sono stati oggetto dell’attività culturale, politica, sociale ed ecclesiastica di Salvator Angelo Spano, al fine di ricordare e mantenere viva la sua figura e la sua opera.
Salvator Angelo Spano (Villacidro 1925-2004) fu scrittore, politico e diacono, uomo che per cinquant’anni è stato interprete delle esigenze materiali e spirituali di Villacidro, della Diocesi di Ales-Terralba e della Sardegna intera.
Primo di dodici figli, cominciò a lavorare a diciassette anni come applicato al Comune di Villacidro. Frequentò giovanissimo l’Azione Cattolica, ispirato da Carlo Carretto e Luigi Gedda, coi quali stabilì un’amicizia profonda e duratura. Subì e assorbì gli influssi del vescovo Antonio Tedde, la cui dottrina sociale a favore dei poveri e dei diseredati rappresentò un grande stimolo per l’impegno in politica.
Dal ’47 al ’53 fu impiegato amministrativo nella miniera di Montevecchio, dove svolse attività sindacale
come membro della Commissione interna. Nel 1953 fu eletto per la prima volta in Consiglio regionale nelle
fila della Democrazia Cristiana. Fu sempre rieletto per 6 legislature, fino al 1974. Fu Assessore ai lavori pubblici, alla sanità, alle finanze, artigianato, cooperazione e sport.
Nel 1972 fu Presidente della Regione. Fu consigliere comunale di Villacidro per ventisette anni. Giornalista pubblicista, collaborò con diversi periodici
locali e nazionali. Redattore e firma storica, per venticinque anni, del giornale diocesano Nuovo Cammino,
nel 1991 venne ordinato Diacono permanente.
Penna agile, morbida ed espressiva, scrisse in Sardo campidanese e in Italiano. Vinse per cinque volte il primo premio “Città di Ozieri”, 3 volte nella sezione teatro, una volta nella sezione poesia e una volta nella sezione prosa. Vinse per due volte il premio Montanaru di Desulo nella sezione prosa. Vinse numerosi altri premi e riconoscimenti.
Nel 1999 venne nominato primo presidente della Fondazione Giuseppe Dessi, carica che ricoprì fino al 2002.
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