di Simone Muscas
Domani 14 giugno alle 17, nella sala consiliare della ex piazza municipio, si terrà la proiezione di un docufilm dal titolo “Il sogno di una vita (quasi) normale”, ideato da “Thalassa Azione Onlus” e scritto e diretto dal giornalista Anthony Muroni. La trama della pellicola, realizzata da “Galleria Progetti”, racconta ciò che è accaduto in quarant’anni nella cura della talassemia in Sardegna: nello specifico si avrà la possibilità di ammirare un racconto in cui si alternano le esperienze di vita vissute da pazienti, medici e ricercatori nella lotta e nella convivenza con la talassemia: dalla diagnosi prenatale, passando alle problematiche legate all’assistenza dei malati sino alle nuove cure quali la terapia genica e il trapianto eterologo di midollo. Fra le note di rilievo vi è il racconto del “progetto guarigione” che Antonio Cao, scomparso nel 2012, e Renzo Galanello, hanno perseguito con forza e tenacia, facendo della ricerca scientifica il loro punto di forza.
«Si tratta di un docufilm – afferma Anthony Muroni – che vuole essere, fra le tante cose, anche una sorta di ringraziamento morale verso tutti quei ricercatori, clinici e operatori sanitari che hanno dedicato la propria vita allo studio e alla cura della talassemia, nonché, ovviamente, ai tanti donatori e volontari che rendono la vita di questi pazienti, appunto, quasi normale».
«La scelta di organizzare la riproduzione del docufilm nel nostro paese – spiegano quindi i volontari dell’associazione locale “Avis Villamar” – è dovuta al fatto che il nostro gruppo è continuamente desideroso di realizzare eventi che abbiano come fine quello che è un po’ riassunto nei principi della “Giornata Mondiale del Volontariato” (che cade il 14 giugno ndr), ovvero promuovere la donazione spontanea e gratuita del sangue, sensibilizzare la popolazione ancora non donatrice nonché, al contempo, ringraziare, festeggiare e, in qualche modo, gratificare coloro che già compiono questo gesto di grande altruismo e generosità. Da qui dunque la scelta di proiettare il documentario in questo giorno: si tratta di una festa recente, istituita appena nel 2005, e ancora poco conosciuta».
«È stato un onore accettare l’invito di “Thalassa Azione Onlus” – concludono gli stessi volontari – alla diffusione del docufilm: lo abbiamo fatto con entusiasmo pensando di sfruttare la “centralità” del nostro paese nel territorio auspicando che questa serata di sensibilizzazione si riveli un evento non soltanto di rilievo per la comunità, ma per l’intera provincia. La nostra sezione locale ha un ruolo importante nella sfera socio-sanitaria del territorio, motivo per cui ci auspichiamo vi sia un interesse sempre più grande a entrarne a far parte. Contiamo già un buon numero di soci, tuttavia non tanti quanti ci auspichiamo di averne: speriamo perciò che questo evento possa, al di là della sua missione divulgativa, trasformarsi in un’occasione per toccare il cuore e la sensibilità di tanti facendo sì che la nostra famiglia possa crescere».
Aggiungi Commento